28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Impegno italiano per la riduzione di emissioni di CO2

Bonaiuti: «Mai chiesto a Barroso di rinegoziare emissioni»

«L'Italia è ovviamente impegnata nella difesa dell'ambiente, ma è altresì chiaro che si tratta di un problema di vitale importanza»

NEW YORK - La polemica sui presunti 'sconti' nell'impegno italiano per la riduzione di emissioni di CO2 è rimbalzata al Palazzo di Vetro di New York, dove il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha partecipato all'Assemblea Generale.

«A Bruxelles è stato purtroppo montato un caso sulle emissioni di anidride carbonica - ha commentato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti - il caso è noto in quanto il governo italiano ha mandato una lettera al presidente Barroso per segnalare le gravi difficoltà per le aziende italiane a causa dell'assegnazione delle quote del Co2. Il governo non ha mai chiesto al presidente Barroso di rinegoziare queste cose, ma gli ha semplicemente sottoposto il problema, chiedendo il suo 'personale interessamento' per arrivare a una soluzione condivisa».

«L'Italia - continua Bonaiuti - è ovviamente impegnata nella difesa dell'ambiente, ma è altresì chiaro che si tratta di un problema di vitale importanza non solo per lo sviluppo del nostro paese, ma anche per mantenere eque condizioni di concorrenza all'interno dell'Unione Europea».