12 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Workshop «La sperimentazione in chirurgia»

AUSL FO, a Forlì confronto su ricerca e innovazione in chirurgia

Questo pomeriggio professionisti di tutta Italia all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì

FORLI' - L’ospedale «Morgagni-Pierantoni» di Forlì fa da laboratorio a ricerca e innovazione in campo chirurgico. Questo pomeriggio, il presidio forlivese ha ospitato, infatti, il workshop «La sperimentazione in chirurgia», promosso dall’Ausl di Forlì in collaborazione con l’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna e l’Osservatorio regionale per l’innovazione. Obiettivo dell’incontro, cui hanno partecipato professionisti provenienti da tutta Italia, interrogarsi e ragionare insieme sulle problematiche concettuali, metodologiche ed etiche posto dallo sviluppo di tecnologie innovative quali la chirurgia robotica.

«Abbiamo scelto Forlì perché, su queste tematiche, è una realtà particolarmente dinamica – illustra Roberto Grilli, direttore dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna – lo spirito del worshop è proprio quello di avere un’occasione di confronto con chi fa ricerca e innovazione in questo settore, mettendo faccia a faccia esperti in metodologia della ricerca e chirurghi interessati a condurre studi sperimentali. Visto che Forlì, da qualche anno, è all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie, ci è sembrato opportuno organizzare qui il seminario».

A dare il là ai lavori è stato il professor Claudio Vicini, direttore del Dipartimento di Chirurgia Specialistica dell’Ausl di Forlì e dell’U.O. di Otorinolaringoiatria, che ha presentato l’esperienza dell’uso del robot chirurgico Da Vinci in otorinolaringoiatria, in particolare nella cura del paziente apneico grave, con intervento sulla base-lingua. «L’otorinolaringoiatria è l’ultima specialità chirurgica ad essersi cimentata col robot – spiega il prof. Vicini – e in Italia, Forlì, insieme a Milano, è l’unica realtà in cui questo è avvenuto. Dal 2008, anno in cui siamo partiti con tale tecnica, abbiamo già trattato 30 casi, tutti con risultati roncologici buoni». Proprio l’impiego del robot chirurgico in otorinolaringoiatria ha fatto nascere l’esigenze di ridiscutere tutti i protocolli sperimentali oggi in essere.

«Con l’introduzione nel Servizio Sanitario Regionale di recenti innovazioni, quali la chirurgia robotica, il tema della sperimentazione in chirurgia è stato sollevato dai professionisti impegnati nella revisione degli studi pubblicati e interessati a valutare l’efficacia di nuove tecnologie – prosegue Grilli – il nostro obiettivo è trovare modalità metodologiche e concettuali funzionali, pervenendo a un approccio sperimentale condiviso. L’interesse dell’Agenzia sanitaria e sociale verso ricerca e innovazione, infatti, non va inteso come il desiderio di burocratizzare questo settore, ma con l’aspirazione di divenire un elemento facilitatore e di stimolo, promuovendo sviluppo e crescita di questa attività in Emilia-Romagna».

Per l’Ausl di Forlì, il seminario odierno rientra in ogni modo «nel programma di lavoro iniziato nel 2007». «Quella di oggi è una tappa di un percorso iniziato con l’acquisizione del robot chirurgico da Vinci – dichiara il Direttore generale dell’Ausl di Forlì Claudio Mazzoni – come Azienda abbiamo quindi sostenuto questo momento di confronto su una tecnologia che ci vede sperimentatori. Nel 2007, grazie alla donazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, abbiamo avuto l’enorme opportunità di acquisire il robot e, in virtù delle competenze professionali dei nostri professionisti, abbiamo potuto avanzare alla Regione la nostra candidatura quale centro di sperimentazione. Dopo alcuni anni di lavoro, abbiamo avvertito l’esigenza di un confronto critico con altri colleghi e operatori, in modo tale che la nostra esperienza possa divenire un patrimonio comune e condiviso».