20 aprile 2024
Aggiornato 09:00
«Situazione di estrema gravità che richiede interventi efficaci e urgenti»

Caccia in deroga Lombardia, Associazioni: “stato di diritto umiliato”

Le Associazioni fanno appello alla Corte di Giustizia per la disapplicazione della legge-truffa

MILANO - «Una situazione gravissima e vergognosa, nella quale alcune istituzioni della Repubblica, tra cui un Presidente di regione col suo silenzio assordante, hanno fatto strame di regole e Costituzione».

E’ il durissimo commento degli uffici nazionali di LIPU, Legambiente, ENPA, LAV, WWF,OIPA, Associazione Vittime della Caccia, LAC, VAS in merito all’ennesima legge-truffa sulla caccia in deroga appena approvata dalla regione Lombardia.

«Di fronte alla procedura di infrazione comunitaria ormai prossima a giudizio e a ben due sentenze della Corte Costituzionale che dichiarano illegittima le concessione di deroghe mediante legge, la Lombardia ha inteso ugualmente procedere, approvando una legge-truffa che infrange la direttiva, contrasta con le leggi dello Stato e viola la Costituzione. In sostanza, la regione Lombardia ha dato il via libera ad una illegittima sottrazione di patrimonio pubblico, arrecando un danno irreparabile ad un bene indisponibile dello Stato e della collettività. Cosa della quale tutti i responsabili, diretti e indiretti, dovranno rendere conto».

«Di fronte a questa vera e propria umiliazione dello stato di diritto, è doveroso, obbligatorio, urgente che già nelle prossime ore il Governo, a partire dai Ministri interessati, intervenga con decisione e ponga un rimedio effettivo, al di là dell’inevitabile richiesta di impugnazione costituzionale, ad una situazione che davvero fa vacillare il sistema delle regole».

«Per intanto, le Associazioni hanno deciso di attivare tutti i possibili strumenti giuridici, inclusa la richiesta formale di intervento della Corte di Giustizia europea, cui sarà chiesto di emanare un provvedimento di urgenza che disapplichi la legge-truffa lombarda».