29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Incontro si dovrebbe tenere in mattinata

Domani vertice Berlusconi-ministri per varo Piano Sud

A quanto si apprende, in mattinata il premier vedrà i responsabili dei dicasteri interessati dal progetto

ROMA - Vertice Berlusconi-ministri domani per definire il Piano del governo per il Sud. A quanto si apprende, in mattinata il premier vedrà i responsabili dei dicasteri interessati dal progetto: Giulio Tremonti (Economia), Altero Matteoli (Infrastrutture), Raffaele Fitto (Affari regionali), Claudio Scajola (Sviluppo economico) e Stefania Prestigiacomo.

CASA DEL MEZZOGIORNO - E alla vigilia dell'incontro, proprio il ministro Prestigiacomo spiega: «Aspettiamo il grande piano per il Sud che ha annunciato il presidente Berlusconi. Ci ha chiamati al lavoro e noi già lo stiamo facendo per definire i primi elenchi di priorità. Bisogna recuperare il tempo perduto e credo che questo governo è nelle condizioni di dare al Mezzogiorno le risposte che si aspetta. Ovviamente - ha aggiunto la Prestigiacomo - non dobbiamo riesumare la Cassa del Mezzogiorno che non ci interessa, ma un piano preciso di infrastrutture con i relativi finanziamenti, la tempistica di realizzazione e una cabina di regia».

MPA: «PARLAMENTO DEL SUD» - Nel frattempo Arturo Iannaccone, responsabile del dipartimento Welfare e Sanità del Mpa, rilancia le critiche al governo. «Di concreto per il Sud abbiamo visto ben poco - dice. - Siamo convinti che la questione meridionale vada posta con maggiore efficacia e determinazione, utilizzando nuovi strumenti: sono maturi i tempi per dar vita a un Parlamento del Sud».

«Non si tratta più soltanto di rappresentare le rivendicazioni delle popolazioni meridionali sulle quali grava il peso enorme del divario economico con il Nord del Paese - spiega il deputato 'autonomista' - ma di rispondere alla necessità di far emergere una nuova classe dirigente che sia intensamente caratterizzata dalla dimensione culturale, valoriale e dalla consapevolezza delle enormi difficoltà economiche del Mezzogiorno». «Se il Governo non cambierà rotta e se il Meridione sarà ancora penalizzato dalle scelte maturate nel chiuso del cdm, il Sud con il suo Parlamento - conclude Iannaccone - sarà costretto ad assumere posizioni ben più radicali».

PDL E QUESTIONE MERIDIONALE - Ma, in casa Pdl, la questione meridionale produce ormai un’iniziativa al giorno. Ieri sera, Micciché ha riunito i suoi per decidere cosa fare, un incontro dei «sorrentini», quelli che si sono incontrati una decina di giorni fa per una due giorni di brain storming sul partito del Sud a Sorrento. Ieri mattina, poi, il deputato Amedeo Laboccetta, ex An, ha riunito una ventina di parlamentari per stendere una lettera da recapitare a Tremonti. Oggetto: la richiesta di un atteggiamento più aperto con i meridionalisti, e magari un incontro. Proprio il ministro, al ristorante della Camera, ha cercato di rassicurare un gruppo di colleghi del Pdl, che sì, certo, al Sud il governo ci sta lavorando, non c’è bisogno di allarmismi.