Lite tra il segretario del partito a Imola e Fassino
Castellari: «non vieni alla festa». Fassino: «Sono sempre venuto»
IMOLA - Galeotta fu la festa dell'Unità, che a Imola, ultimo lembo di Romagna ben piantato nella rossa Emila, è una cosa seria, anche se adesso si chiama festa del Pd e il colore dominante è il verde democratico e non più il rosso comunista. Il segretario del Pd della cittadina romagnola, Fabrizio Castellari, in una lettera aperta indirizzata a Piero Fassino definisce infatti «una battuta infelice» e «inelegante» le parole dell'ex segretario dei Ds, che nei giorni scorsi ha lamentato il mancato invito alla Festa imolese dopo il suo sostegno alla candidatura di Dario Franceschini.
LA LETTERA - «Carissimo Piero - si legge nella lettera - per la stima che portiamo verso la tua persona ed il tuo appassionato impegno politico abbiamo letto con sorpresa sulla stampa nazionale una tua battuta infelice circa il tuo mancato coinvolgimento alla nostra festa estiva, a tuo dire dopo dieci anni di ininterrotta presenza». Castellari poi ricorda «i fatti», ovvero l'assenza di Fassino manca dalla Festa imolese da 6 anni. «Negli ultimi dieci - accusa Castellari - hai fatto tappa alla nostra kermesse soltanto due volte, l'ultima nel 2003», mentre Imola lo ha invitato «a numerose altre iniziative».
Pronta e piccata la replica dell'ex segretario, oggi coordinatore del comitato per Franceschini segretario. «Agenda alla mano - scrive infatti Fassino in una nota - non è difficile verificare che nel corso degli ultimi 10 anni, su invito dei dirigenti locali, sono stato ad Imola ogni anno, almeno una volta, per partecipare a feste e a iniziative politiche e istituzionali».
Poi, l'elenco delle apparizioni: «nel 2008 - ricorda Fassino - ho preso parte alle celebrazioni del 25 Aprile e poi a manifestazioni in sostegno del sindaco Manca e dell'onorevole Marchignoli; quest'anno, appena qualche settimana fa, ho aperto la campagna elettorale per le elezioni europee».
«Proprio per questa intensità e frequenza di rapporti - conclude Fassino - mi sono stupito di non aver ricevuto, come sempre in passato, l'invito a partecipare alla Festa del Pd, in una fase politica nella quale non sarebbe stato senza interesse un confronto diretto con i cittadini di Imola. In ogni caso non è nel mio stile alimentare diatribe inutili, tanto più con compagni a cui mi lega da anni amicizia e stima sincere, e per quel che mi riguarda questa parentesi polemica può considerarsi chiusa».