26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Strupri Roma

Avvocato: «Bianchini resta in carcere per sua volontà»

Accusato di essere stupratore seriale, ha paura del clima fuori

ROMA - Non si sente sereno «fuori» e per questo preferisce rimanere in carcere. Giorgio Olmi, avvocato di Luca Bianchini, l'uomo arrestato con l'accusa di essere lo stupratore seriale di Roma, spiega così aSkyTg24 lo stato d'animo del suo assistito, nel giorno dell'interrogatorio per l'udienza di convalida. «Tengo a precisare - ha spiegato Olmi - che è volontà di Bianchini rimanere in carcere, perché, quando gli ho riferito del clima e della campagna di stampa, mi ha detto che non si sentirebbe sereno fuori».

L'avvocato Olmi, dopo aver ribadito che Bianchini «è una persona stimatissima», ha ricordato che ancora la difesa non ha preso visione degli atti, in particolare delle prove del Dna. «Mi riservo di parlare - ha aggiunto Olmi - quando avrò visto le prove. La compatibilità del Dna non significa necessariamente identità. Io ci vado molto cauto, perché si tratta di una persona irreprensibile».

A proposito del silenzio di Bianchini davanti agli investigatori, Olmi ha spiegato che «tecnicamente si è avvalso della facoltà di non rispondere», e che ancora non è stato possibile stabilire una linea difensiva legata alla ricostruzione dei fatti, in quanto nel corso dell'altro incontro tra Olmi e il suo assistito, Bianchini era in stato di choc. L'avvocato non fa previsioni su un possibile cambio di linea oggi: «Ha studiato giurisprudenza - ha detto Olmi - sa benissimo come funziona un processo penale. La mia difesa tecnica si adeguerà alla sua scelta personale di parlare o non parlare».