Presentati a Catania i «Quaderni dell’autonomia»
Una nuova iniziativa del gruppo editoriale «I Vespri», guidato dal prof. Carmelo Rapisarda
CATANIA – «Affermare che esisteva l’esigenza culturale di uno strumento di comunicazione dedicato ai temi dell’autonomia regionale siciliana è un eufemismo. Un questionario, compilato da centinaia di laureati che hanno recentemente partecipato a una selezione pubblica, rivela infatti con la freddezza dei numeri, che una percentuale superiore al 90 per cento dei siciliani di nuova generazione sconosce i contenuti e la stessa esistenza dello statuto autonomistico siciliano.»
Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha salutato così, a Catania, la presentazione - nei saloni della sede di rappresentanza della Regione - dei «Quaderni dell’Autonomia», una nuova iniziativa del gruppo editoriale «I Vespri», guidato dal prof. Carmelo Rapisarda.
«La realizzazione di uno strumento a larga diffusione, su cui non solo politici, ma studiosi del diritto, sociologi, storici, cittadini, possano esprimere analisi, valutazioni, commenti su questi temi è un fatto che supera l’immaginazione di chi, come me, - ha detto Lombardo - ai temi dell’autonomia ha dedicato la sua vita e la sua passione politica».
«Adesso che la scintilla ha prodotto i suoi risultati concreti, i rappresentanti delle istituzioni, gli imprenditori, le università, dovranno fare la loro parte: mi auguro - ha concluso Lombardo - che su questo giornale convergano lo sforzo e il contributo di chi crede in questi valori, che sono patrimonio istituzionale di tutti.»
Il presidente della Regione è intervenuto a conclusione di un dibattito breve nei tempi, ma ricco di contributi e di spunti culturali. Ha aperto i lavori proprio prof. Carmelo Rapisarda, presidente della società editoriale e direttore dei «Quaderni dell’Autonomia». Sono intervenuti Mario Centorrino, Alberto Russo, Salvatore Grillo, Maurizio Balistreri. A chiusura della manifestazione anche il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli ha portato il suo saluto.