20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
G8 L'AQUILA

Feeling Obama-Napolitano, presidente Usa: E' leader morale

Colle prima tappa di Barack: «Governo italiano dimostra leadership»

ROMA - Strette di mano vigorose, grandi sorrisi, un elogio, quello di «leader morale», che sembra spiazzare fino all'emozione il padrone di casa. C'è feeling, sì, tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il capo di Stato americano. Del resto Barack Obama è l'unico leader che prima di volare all'Aquila per il G8 fa tappa al Quirinale. Non è un appuntamento obbligato perché il presidente americano non è né in visita ufficiale né tantomeno in visita di Stato, ma è proprio un incontro voluto, cercato, progettato. Non è accaduto in altri casi: Obama dal suo insediamento è stato, ad esempio, due volte in Germania ma mai a Berlino e quindi non ha ancora incontrato il presidente tedesco Horst Kohler.

L'incontro si dilunga oltre i rigidi tempi protocollari. Obama e Michelle, fasciata in un vivace tubino giallo, che le lascia scoperte le braccia toniche, giungono nel cortile d'onore del Quirinale pochi minuti dopo le 11. Hanno raggiunto Roma in elicottero dall'aeroporto di Pratica di Mare e poi via in auto, in una lunga fila di Suv color beige, alla blindatissima piazza del Quirinale. Vengono accolti dal consigliere per gli affari militari generale Rolando Mosca Moschini e dai lancieri di Montebello in uniforme storica e poi salgono, in un percorso puntellato di corazzieri, fino alla sala del Bronzino dove li aspetta la coppia presidenziale. Stretta di mano reciproca e Obama ne approfitta subito per ringraziare Napolitano per l'invito.

Tra colloquio e visita nelle stanze del Quirinale Obama lascia il Colle appena in tempo per raggiungere l'Aquila dove è atteso per il pranzo ufficiale e la stessa Michelle è l'ultima first lady a raggiungere il Campidoglio. Davanti ai giornalisti Obama ribadisce senza mezzi termini la sua stima per Napolitano: «Il presidente della Repubblica gode di grande ammirazione presso il popolo italiano. Voglio confermare che tutto quello che è stato detto su di lui è vero, è un leader morale. E' una persona gentilissima e rappresenta al meglio il vostro Paese. Grazie per la sua leadership».

Del resto già qualche mese fa, a metà marzo, Napolitano aveva ricevuto una calorosa lettera, sullo stile 'da presidente a presidente' (anche se in Usa il ruolo di Obama è più vicino a quello del presidente del Consiglio) dal capo di stato americano. «Nel cominciare a lavorare insieme sono consapevole della fondamentale importanza del nostro rapporto - scriveva allora Obama -. Ho fiducia che sapremo lavorare in uno spirito di pace e di amicizia per costruire, nei prossimi quattro anni, un mondo pi sicuro. Guardo decisamente alla collaborazione con lei in questo sforzo».

Non manca, nelle dichiarazioni alla stampa, un riconoscimento all'esecutivo: «Il governo italiano - dice Obama - è un vero, grande amico degli Stati Uniti su tanti temi importanti e Italia e Usa lavorano fianco a fianco». E poi in risposta alle polemiche di questi giorni, sollevate dal 'Guardian', sull'organizzazione del summit internazionale dell'Aquila Obama osserva che «il governo italiano ha dimostrato leadership sui temi del G8».