28 agosto 2025
Aggiornato 18:30
G8 L'Aquila

Al via vertice dell'Aquila, si parla di economia e clima

In trenta al tavolo. Incognita terremoto

L'AQUILA - Bilancio dell'economia mondiale, lotta al riscaldamento climatico e l'agenda di politica internazionale con l'Iran in prima fila, questi i temi che vedranno impegnato un G8 a geometria variabile che vedrà una trentina di leader dei grandi paesi e delle istituzioni internazionali riuniti nei momenti di maggiore frequenza. Più ancora dei grandi temi, come ogni G8 a fare notizia però sono gli aspetti spettacolari della riunioni dei Grandi; e quest'anno tanto più nel G8 dei record.

Lo spostamento della sede dallo splendore dell'arcipelago della Maddalena ai territori dei terremotati, dopo il sisma del 6 aprile che ha travolto l'Aquila, diventa, a seconda dei pareri, la scommessa della rinascita, un triplo salto mortale, o una follia. La coincidenza del vertice e degli scandali attorno al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi porta all'Aquila molti giornalisti con gli occhi puntati altrove che dell'economia e sulla politica.

Poi c'è l'incognita terremoto con la possibilità dell'evacuazione di tutti i leader della terra via elicottero, ma in caso di una scossa superiore ai 4 gradi della scala Richter; venerdì scorso una scossa del 4,1 è stata registrata con epicentro a circa un chilometro dalla caserma di Coppito.

Il vertice avrà inizio ufficialmente alle 13 ma alle 11 Berlusconi accoglierà il cancelliere tedesco Angela Merkel per la visita a Onna, distrutta dal terremoto; la Germania si è offerta per la ricostruzione della cittadina dove avvenne un eccidio nazista.
Il primo appuntamento ufficiale dunque è la colazione dalle 13 alle 15 fra i leader del G8, dedicata all'economia mondiale.

Saranno arrivati intanto Nicolas Sarkozy, Gordon Brown, Barack Obama (reduce dal suo primo appuntamento sul suolo italiano, l'incontro al Quirinale e le dichiarazioni alla stampa con il presidente della Repubblica), il canadese Stephen Harper, il giapponese Taro Aso, il russo Dmitri Medvedev.

Comincerà alle 15.30 la seconda sessione di lavoro sui «temi globali«, seguita da eventuali incontri con la stampa. La sera alle 20.30 il pranzo di lavoro dedicato ai temi politici internazionali vedrà l'arrivo al vertice anche del presidente della Commissione Ue, José Durao Barroso, e del primo ministro svedese come presidente di turno Ue, Fredrik Reinfeldt. In questa occasione, questa sera sarà sollevato il delicato tema dell'Iran con la ricerca di una risposta unitaria verso le presunte ambizioni nucleari del regime e della repressione delle recenti proteste politiche per le presidenziali che hanno sancito la rielezione del falco Mahmoud Ahmadinejad.

Non sarà invece all'Aquila il presidente cinese Hu Jintao, reduce da una shopping mission di cruciale importanza per il futuro economico italiano. Nei giorni della rivolta soffocata nel sangue della minoranza musulmana dei uiguri il presidente cinese ha cambiato i suoi programmi e ha deciso di tornare in patria.

Giovedì e venerdì il vertice si allargherà ai dirigenti del G5 (oltre a Cina anche Sudafrica, Brasile, India, Messico), dell'Australia, dell'Indonesia e della Corea del Sud per abbordare soprattutto il tema del riscaldamento climatico (presente anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e il premier danese Rasmussen, il cui paese ospiterà a Copenaghen il vertice sul clima di dicembre). Domani sarà anche la giornata del dibattito sul riavvio del Doha round, la pluriennale tornata negoziale per riformare l'Organizzazione mondiale del commercio.

All'Aquila sono infatti presenti tutte le parti negoziali più rilevanti e si potrebbe decidere di stabilire nuove scadenze per chiudere questa partita, anche per dare una riposta concreta ai crescenti timori di nuove spinte protezionistiche innescate dalla crisi mondiale.

In arrivo anche i leader di Egitto, Olanda, Spagna, Turchia, Algeria, Angola, Etiopia, Libia, Nigeria e Senegal (paesi fondatori del Nepad, New Partnership for African Development) oltre che i dirigenti delle istituzioni internazionali (AIE, Banca Mondiale, Fondo Monetario, ILO, OCSE, OMC).

La sera di giovedì sarà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad offrire un pranzo a Coppito ai leader. Un pranzo per 41 prima della mattinata conclusiva, venerdì, dedicata agli affari africani e al Nepad.

Fra i risultati attesi del vertice, un impegno dei paesi G8 a limitare il riscaldamento globale a +2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali (soglia considerata del rischio) e un secondo impegno agli aiuti per i paesi emergenti; si parla in totale di una busta da 12 miliardi di dollari.