Papa: «Per sviluppo umano lavoro deve essere decente»
«Espressione della dignità essenziale di ogni uomo e donna»
Città del Vaticano - Il Papa chiede un lavoro decente per i lavoratori del giorno d'oggi, nella sua enciclica sociale. «Il mio Predecessore Giovanni Paolo II, di venerata memoria, in occasione del Giubileo dei Lavoratori, lanciò un appello per una coalizione mondiale in favore del lavoro decente, incoraggiando la strategia dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro», ricorda Ratzinger al paragrafo 63 della Caritas in veritate.
«In tal modo, conferiva un forte riscontro morale a questo obiettivo, quale aspirazione delle famiglie in tutti i Paesi del mondo. Che cosa significa la parola 'decenza' applicata al lavoro?», si domanda il Papa. «Significa un lavoro che, in ogni società, sia l'espressione della dignità essenziale di ogni uomo e di ogni donna: un lavoro scelto liberamente, che associ efficacemente i lavoratori, uomini e donne, allo sviluppo della loro comunità; un lavoro che, in questo modo, permetta ai lavoratori di essere rispettati al di fuori di ogni discriminazione; un lavoro che consenta di soddisfare le necessità delle famiglie e di scolarizzare i figli, senza che questi siano costretti essi stessi a lavorare; un lavoro che permetta ai lavoratori di organizzarsi liberamente e di far sentire la loro voce; un lavoro che lasci uno spazio sufficiente per ritrovare le proprie radici a livello personale, familiare e spirituale; un lavoro che assicuri ai lavoratori giunti alla pensione una condizione dignitosa».