28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
IN PRIMO PIANO

Sicurezza: Colle prende tempo. Non escluse osservazioni sul ddl

La decisione di Napolitano dovrebbe arrivare dopo il G8

ROMA - Il ddl sicurezza ha ottenuto ieri il via libero definitivo dal Senato e passa ora all'esame del Quirinale: solo dopo la firma del Capo dello Stato sarà legge e verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Molti si sono chiesti cosa farà Giorgio Napolitano davanti a questo provvedimento che il Quirinale ha seguito con molta attenzione non senza lasciar trapelare qualche perplessità su alcuni elementi.

DECISIONE NON IMMEDIATA - Quello che oggi sembra certo è che la decisione non sarà immediata. Il provvedimento, secondo quanto si è appreso, non è ancora giunto al Colle; servono alcuni giorni, anche sette o otto in certi casi - come in questo che vede coinvolti più ministeri - per completare l'iter burocratico e consegnare il testo del ddl approvato dal Parlamento alla valutazione della Presidenza della Repubblica. Appare chiaro allora che la decisione di Napolitano, qualunque essa sia, non arriverà nei giorni del G8, periodo per il quale, tra l'altro, il Capo dello Stato ha invitato tutto il mondo politico a una «tregua nelle polemiche» e il Parlamento a un «confronto costruttivo».

NON ESCLUSE OSSERVAZIONI - Sulla carta, però, gli scenari non si esauriscono nella semplice firma o non firma del provvedimento da parte dal Capo dello Stato. Il presidente, infatti, potrebbe accompagnare la firma del ddl sicurezza con una lettera ufficiale di osservazioni e considerazioni ai presidenti delle Camere (e forse anche al governo e ai ministeri interessati dal provvedimento). Al momento non c'è alcuna certezza ma questa potrebbe essere una delle strade per chiudere la partita.

Le osservazioni che il Colle potrebbe esprimere sono di varia natura, alcune di principio e altre di carattere più operativo, incentrate sulla possibilità concreta di realizzare alcune delle misure previste dal decreto. L'incontro di oggi con il ministro della Giustizia Angelino Alfano, che è salito in mattinata al Quirinale potrebbe iscriversi, in questo scenario.

PARERE NEGATIVO DEL CSM - Sul ddl ha a suo tempo ha espresso parere negativo il Csm, di cui Napolitano è presidente, sostenendo che l'introduzione del reato di immigrazione clandestina comporterà la «paralisi» di numerosi uffici giudiziari; inoltre nel pacchetto ci sono norme sugli immigrati che «violano diritti fondamentali» dell'individuo tutelati dalla Costituzione. Ma, al di là delle soluzioni sulla carta, sarà solo Napolitano a valutare il da farsi.