RAI, oggi niente nomine, Garimberti porta in cda il caso Minzolini
Prossima settimana pacchetto complessivo anche su Radiorai
ROMA - Slitta ancora una volta la seconda tornata di nomine Rai: nemmeno al Cda di oggi convocato per l'ora di pranzo a viale Mazzini saranno affrontate le nuove direzioni di rete e testate ancora in discussione. Ieri è infatti scaduto senza esito il termine delle 24 ore precedenti il consiglio in cui, in caso di nomine, vengono depositati i relativi dossier.
Sul nuovo rinvio alla prossima settimana (dopo l'analogo di sette giorni fa), a quanto si è appreso, si sarebbero trovati d'accordo sia il Presidente Paolo Garimberti (che ha rinnovato l'indisponibilità a ratificare nomine e nomi, dopo Augusto Minzolini, già indicati all'indomani della ormai famosa 'riunione di palazzo Grazioli' come ad esempio quello di Susanna Petruni per Raidue) sia il direttore generale Mauro Masi. Quest'ultimo intenzionato a tener fede all'impegno di una proposta-pacchetto complessivo che chiuda le nomine, piuttosto che a procedere per singole situazioni. Un pacchetto che, è ormai praticamente certo, riguarderà anche Radiorai: una casella che però fa parte di quelle ancora senza intesa. D'altra parte, la definizione del 'pacchetto complessivo' rende inevitabilmente più complicata la partita e più forte il vortice di veti non solo incrociati ma anche all'interno dei diversi schieramenti.
Al cda di oggi, dunque, non nomine di nuovi direttori. Bensì, ed è ormai certo, un confronto sulla direzione di fresca nomina che porta il nome di Augusto Minzolini. A porre al Cda la questione della "completezza e trasparenza" dell'informazione del Tg 1 sarà il Presidente Paolo Garimberti nella sua relazione.
Preso atto, come in molti a viale Mazzini oggi fanno notare, che l'editoriale-autodifesa di ieri sera di Minzolini nel Tg di massimo ascolto sul 'caso Berlusconi', alle orecchie di Garimberti non è potuto che suonare come qualcosa di molto simile ad una alzata di spalle del direttore a fronte del 'richiamo informale' rispetto, appunto, il dovere di "completezza e trasparenza" dell'informazione del Tg1 che il Presidente per due volte aveva ritenuto muovere al neodirettore: telefonandogli prima venerdì scorso, convocandolo poi di persona ieri.
Fin qui Garimberti, da Presidente. Da oggi, però, della questione sarà investito il Consiglio di Amministrazione che è il titolare della linea editoriale di viale Mazzini. Ed il rischio spaccatura al vertice su Minzolini è assai forte.
Piuttosto scontate le posizioni dei 'consiglieri di amministrazione di area', non poco dipenderà dai termini in cui Garimberti metterà la questione (la stessa su cui, praticamente in contemporanea, a San Macuto Sergio Zavoli chiederà alla Presidenza della commissione di Vigilanza di stabilire una convocazione piuttosto urgente di Minzolini davanti all'organismo parlamentare) e dall'atteggiamento che vorrà assumere il Dg Mauro Masi. Quest'ultimo è stato finora (e forse anche domani) ufficialmente assolutamente silente sul Tg di Minzolini, con il quale si sente "spesso e continuamente come con tutti i direttori sui problemi di tutti i giorni", dicono a viale Mazzini. Quasi a marcare una distanza da quella convocazione del direttore del Tg1 da parte di Garimberti che deve avere sorpreso un poco la Direzione Generale, considerato ruolo e poteri del Presidente.