26 aprile 2024
Aggiornato 00:00

Verso G8: no global preparano proteste, a Vicenza prove generali

A base Usa si temono scontri,il 10 corteo lontano da «zona rossa»

VICENZA - Sit-in, blitz, blocchi stradali, forum e cortei. La galassia italiana dei no global ha iniziato la mobilitazione contro il G8 dell'Aquila, ma già prima dell'appuntamento mondiale movimenti studenteschi, sindacati di base, collettivi universitari, comitati dei terremotati, centri sociali scenderanno in piazza le prossime settimane per prepararsi al meeting dell'8-10 luglio.

Sarà Vicenza la sede delle prime 'prove generali' delle iniziative contro il G8. Qui, dove si trova la base militare 'Dal Molin' della 173ma Brigata Aerotrasportata statunitense, il 4 luglio (non a caso quando gli Usa festeggiano l'Indipendence Day) si svolgerà una manifestazione nazionale organizzata dal movimento locale No Dal Molin nella quale diverse associazioni manifestano contro gli Stati Uniti e contro il governo italiano che ha dato in concessione l'area. Già lo scorso 6 giugno un gruppo di No Dal Molin ha organizzato un blitz nel cantiere dove sorgeranno le palazzine per i militari, piantando simbolicamente nel terreno una bandiera del movimento: "Il 4 luglio vogliamo piantare migliaia di bandiere, per ribadire che quel territorio è di chi lo vive", spiegano ora i No Dal Molin.

All'iniziativa sono attesi partecipanti da tutta Italia e di come organizzarla si è discusso anche ieri all'Aquila, in un incontro nel quale si è fatto il punto della situazione sulle azioni dimostrative in vista del G8. A Vicenza, infatti, si recheranno anche diverse realtà abruzzesi (quelle legate al movimento Epicentro Solidale) e molti collettivi di Roma, compresi gli universitari vicini all'Onda. L'idea è di svolgere un corteo intorno all'area del cantiere (partenza da Via Maria Teresa di Calcutta alle 15.30) e quindi 'sfondare' la recinzione e compiere il blitz.

Si temono però incidenti con le forze dell'ordine, perchè degli elementi vicini ai disobbedienti hanno fatto sapere di voler organizzare delle "provocazioni". "Noi per ora non ci aspettiamo violenze perchè tutti hanno sempre rispettato le pratiche e le forme della comunità vicentina - continua Marco - semmai il grande punto interrogativo è il comportamento del Ministero dell'Interno e di Maroni, che ci ha già definito degli 'estremisti' e probabilmente come in passato prima del corteo paventerà il rischio di black-block inesistenti".

Sulle strategie da adottare in Abruzzo contro il G8 il fronte non sembra però unito. Alcuni - guidati dal cosiddetto 'patto di base' dei sindacati Cub-Cobas-SdL - mirano soprattutto al palcoscenico internazionale e vorrebbero organizzarsi soprattutto contro il meeting internazionale; per altri - in particolare i collettivi meno 'organizzati' e le realtà locali vicine ad Epicentro Solidale ed a 3e32 - l'obiettivo resta la ricostruzione dell'Abruzzo e la critica al governo Berlusconi. Ecco perchè ieri all'Aquila non si è raggiunta un'intesa tra le fazioni, anche se ognuna collaborerà con l'altra e parteciperà alle rispettive manifestazioni.

Il programma delle proteste prevede già il 27 giugno una manifestazione all'Aquila contro il decreto legge per la ricostruzione post-sisma, "una sorta di replica del presidio della settimana scorsa sotto Montecitorio a Roma nella quale, però, questa volta contiamo di portare in piazza migliaia di persone", spiega Stefano del collettivo Spazio Libero 51 (legato a Epicentro Solidale). Quindi il 4 tutti a Vicenza con i No Dal Molin per poi tornare a Roma il 6 e il 7: nella capitale arrivano i 'grandi della terra' e la rete romana NoG8Roma sta lanciando in città una serie di blitz imprevedibili e blocchi stradali durante il passaggio delle autorità.

Sempre il 6 all'Aquila, a due mesi dal sisma, si terrà una fiaccolata notturna (alle 3.32, l'orario della scossa) "contro il decreto e per chiedere verità e giustizia per tutte le morti che si potevano evitare e per gli scempi edilizi", mentre per il 7, sempre nel capoluogo, è fissato un forum (nel parco Unicef di Via Strinella) per discutere della ricostruzione.

Il grande corteo dovrebbe invece tenersi il 10, ultimo giorno del G8, dalla stazione di Paganica a porta Napoli nel capoluogo, lungo la statale 17, in aperta campagna e senza 'obiettivi sensibili' (banche, agenzie interinali, sedi di governo): rispetto alla città esattamente dalla parte opposta della 'zona rossa', la caserma della Guardia di Finanza di Coppito. La manifestazione, "quasi una marcia Perugia-Assisi", è promossa dal 'patto di base': "Ma parteciperanno tanti aquilani, molti collettivi e quelli per i quali la protesta per la ricostruzione del terremoto viene prima del G8". Attese molti no global anche dall'estero, sospensione del trattato di Schengen permettendo.