20 aprile 2024
Aggiornato 14:00

Veneto: adulterio solo virtuale? Per giudice va condannato

Corte Treviso su causa divorzio: violato dovere fedeltà coniugale

TREVISO - Adulterio punibile, anche se è puramente virtuale. Sul quotidiano La Repubblica è riportata la vicenda di due ex coniugi di Treviso che hanno divorziato per un'amicizia «troppo stretta» dell'uomo con una collega d'ufficio. I due viaggiavano spesso assieme e in un'occasione avevano anche diviso la stanza d'albergo. Ma non esistono prove di legami sentimentali né sessuali. L'uomo inoltre ha anche ribadito ai giudici che si trattava solo di un'amicizia. Non è stato però sufficiente a convincere la Corte, secondo cui, sebbene sia stato solo «virtuale», sempre di tradimento si trattava con «violazione del dovere di fedeltà».

«L'obbligo di fedeltà», si legge nella sentenza «è da intendersi non soltanto come astensione da relazioni sessuali extraconiugali, ma come impegno di ogni coniuge di non tradire la fiducia reciproca, avvicinandosi la nozione di fedeltà coniugale a quella di lealtà, che impone di sacrificare gli interessi e le scelte di ciascun coniuge, che si rivelino in conflitto con gli impegni e le prospettive di vita comune». Il giudice ha anche ribadito che è più che sufficiente aver accertato che «in considerazione dell'ambiente in cui i coniugi vivono», la vicenda abbia dato luogo «a plausibili sospetti d'infedeltà. E quindi anche se non si sostanzi in un adulterio, comporti comunque offesa alla dignità e all'onore dell'altro coniuge». L'ex marito è stato condannato a pagare un assegno di mantenimento di 750 euro al mese.