28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Terapiste senza frontiere

AUSL FO, terapiste in Albania

Cristina Silvestroni e Monica Ghiraldelli in Albania per insegnare ai ragazzi dell’Università Scutari

Ospedale «Morgagni-Pierantoni» senza frontiere. Nel mese di maggio, due terapiste dell’U.O. di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ausl di Forlì, Cristina Silvestroni e Monica Ghiraldelli, hanno trascorso una settimana a Scutari, in Albania, per insegnare ai ragazzi iscritti al Corso di Laurea in Fisioterapia dell’Università Scutari. Le due professioniste fanno parte del corpo docente del corso, la cui gestione vede coinvolte l’Ausl di Forlì, attraverso l’U.O. di Medicina Fisica e Riabilitativa, diretta dal dottor Germano Pestelli, l’Università di Firenze, l’Università La Sapienza di Roma nonché la Regione Toscana, che finanzia l’intero costo della scuola triennale.

«Il corso di laurea è partito nel 2008 – racconta Cristina Silvestroni – al momento, dunque, sono attivi due anni, per un totale di 64 studenti, provenienti dal nord dell’Albania e dalla vicina Repubblica del Montenegro». Nella settimana trascorsa a Scutari, le due terapiste forlivesi hanno seguito i 39 ragazzi del primo anno. «Non è facile gestire una classe così numerosa – commentano – in più, c’era il problema della lingua. Tuttavia, gli studenti si sono mostrati molto attenti e motivati, aiutandosi fra loro. Chi conosceva bene l’italiano, ad esempio, ha fatto da traduttore per i compagni meno esperti». Le lezioni hanno affrontato sia gli aspetti pratici sia quelli teorici, con una prova finale di valutazione di quanto appreso. «Insegnare a questi ragazzi è molto gratificante – rivela Cristina Silvestroni – sia per la loro voglia di imparare sia perché si ha la sensazione di dare un contributo davvero utile. In Albania, non esistono professionisti della riabilitazione ma solo manipolatori improvvisati e autodidatti. La formazione è dunque fondamentale, in quanto viene incontro a un’esigenza primaria della popolazione albanese». Il Corso di Laurea, non a caso, pur riconosciuto a livello europeo, rilascia un titolo spendibile solo in Albania. «Si è voluto prevedere questa clausola per evitare che gli operatori, una volta laureati, emigrassero altrove – spiegano le due terapiste – le persone che prepariamo devono essere al servizio della popolazione locale».

La scuola è ospitata nei locali dell’Ong Opera Madonnina del Grappa, che funge da casa famiglia. «Le ragazze provenienti dalle zone più impervie alloggiano lì – racconta Cristina Silvestroni – pure noi abbiamo soggiornato all’interno dell’Ong: è molto accogliente e ci si sente come a casa». Entrambe si erano recate in Albania anche lo scorso anno, per insegnare ai ragazzi appena iscritti al Corso di Laurea. «Abbiamo notato notevoli progressi – dichiarano le due terapiste – gli studenti sono molto più preparati: hanno già nozioni mediche di base e apprendono più facilmente». Nessuna delle due, comunque, era estranea a esperienze di questo genere. «Diversi anni fa – rivela Cristina Silvestroni – ero stata a Bucarest, in Romania, per aiutare i bimbi colpiti da AIDS, sottoponendoli a trattamenti riabilitativi per danni neuro-motori». Monica Ghiraldelli si era invece recata ad Addis Abeba, in Etiopia, ed era già stata in precedenza in Albania. «Prima ancora che venisse formalizzato il Corso di Laurea – spiega – avevo accompagnato il dottor Pestelli per formare in loco i primi terapisti». Ora, entrambe sperano di tornare a Scutari in giugno, in occasione degli esami.

Oltre a inviare professionisti in loco, l’Ausl di Forlì ha poi offerto il proprio ospedale come sede di stage. «L’U.O. di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ausl di Forlì ospiterà, insieme all’Università di Firenze, il tirocinio pratico per gli studenti dell’ultimo anno – illustra il dottor Germano Pestelli - credo che questo Corso di Laurea, sorto grazie al lavoro sul campo coordinato dalla Provincia di Forlì-Cesena e dal Comune di Forlì, rappresenti un buon esempio di fattivo aiuto alla crescita dei paesi in via di sviluppo».