G8 Interni-Giustizia oggi a Roma: sul piede di guerra i no global
Previste oroteste in tutta la città, corteo antirazzista sabato
ROMA - Archiviata la finale di Champions league, a Roma l'attenzione ora si sposta tutta sul vertice dei ministri del G8 di Interni e Giustizia, in programma oggi e domani nella Capitale. Al meeting, che si svolgerà presso il centro conferenze internazionali 'Alcide De Gasperi', in via Pier della Francesca, parteciperanno i ministri di Interni e della Giustizia degli otto Paesi del G8, cui si aggiungono quelli della Repubblica Ceca (che ha la presidenza di turno Ue) e il presidente della Commissione Ue, Jacques Barrot. Le delegazioni dei ministri G8, che sono già a Roma, saranno accolti in serata con una cena di benvenuto in prefettura dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni e dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano. La prima parte dei lavori, in mattinata, sarà dedicata alla criminalità organizzata, con un'attenzione anche ai crimini informatici alla pedopornografia on line. La seconda, nel pomeriggio, si occuperà invece di immigrazione. Domani si terrà la terza sessione, dedicata alla sicurezza urbana e alla lotta al terrorismo.
Sul piede di guerra i movimenti anti G8, che hanno indetto una manifestazione per domani pomeriggio, che partirà da Porta Maggiore per attraversare la città e concludersi in piazza Navona. Un corteo tutto concentrato sul tema del razzismo, «contro il pacchetto sicurezza, la società dei recinti e per una cittadinanza globale». Autobus per raggiungere la capitale sono già stati organizzati da Padova, Vicenza, Verona, Bologna, Ancona, Napoli e Caserta. Da Torino, spiegano gli studenti, protagonisti della protesta contro il G8 University Summit, arriverà solo «una delegazione di rappresentanza». Scarsa anche la partecipazione dei napoletani. Proprio sabato infatti a Napoli si terrà il gay pride partenopeo 2009. Gli universitari hanno deciso perciò di concentrare le energie sul pride con uno spezzone contro il razzismo, richiamando i contenuti del corteo romano.
Ma le iniziative anti G8 non si limiteranno a sabato. Già oggi, annuncia la Rete No G8, una serie di proteste si svolgeranno in tutta la capitale. La prima delle quali coinvolgerà il Centro di identificazione (Cie) ed espulsione di Ponte Galeria. Alle 17 i militanti hanno in programma davanti al centro un presidio con amplificazione e microfono «aperto agli interventi di chiunque voglia comunicare con i reclusi». Sugli altri obiettivi, però, bocche cucite. I manifestanti contano sull'effetto sorpresa per evitare di essere bloccati dalle forze dell'ordine. Tutte le iniziative, è l'unica precisazione, saranno legate al tema del razzismo. «Nabruka Mimuni - si legge sul manifesto della mobilitazione - è il nome della donna che si è tolta la vita nella notte tra il 6 e il 7 maggio nel lager di Ponte Galeria, alle porte di Roma. 227, le persone delle quali non conosciamo il nome né la sorte respinte verso la Libia nella stessa notte, inaugurando la linea dura del ministro Maroni sui respingimenti in mare. Inutile parlare di diritti umani inviolabili, illusorio appellarsi a una qualche convenzione internazionale, insufficiente erigersi a difesa della Costituzione italiana. Classi separate, autobus separati, medici spia, presidi spia, reato di clandestinità, sindaci sceriffo, 'sicurezza partecipata', esercito nelle strade, militarismo civico, checkpoint metropolitani: il mondo intorno a noi sembra evolversi rapidamente in un'escalation di razzismo e violenza istituzionale che mirano a stringere tutte e tutti noi nella morsa della paura, dello sfruttamento e del controllo. Il governo blinda il pacchetto sicurezza. Berlusconi non vuole un`Italia multietnica e lo spettro dell'apartheid - ammonisce la Rete No G8 - si fa realtà».
Sicuramente per la città si preannunciano due giorni di passione: l'Atac, l'azienda municipalizzata dei trasporti locali, ha messo a punto un piano 'salva bus'. Decine le linee deviate. Dalle 7 di domani alcune strade del quartiere Flaminio saranno interdette alla circolazione, mentre l'area di piazza Cavour, antistante il Palazzo di Giustizia, sarà parzialmente chiusa. Bloccata anche piazza Sempione, dove da domani a lunedì si svolgerà una festa parrocchiale. Chiusi al traffico alcuni tratti di Tor Sapienza, di Centocelle e dell'area circostante la basilica di San Paolo, dove sono previste alcune celebrazioni religiose. Neanche Ostia e Casalbertone si salveranno: il traffico sarà bloccato in alcuni tratti dalle processioni religiose.
E se Roma si prepara a un nuovo confronto tra le forze a difesa del G8 e i manifestanti, sul campo rimangono gli strascichi legali delle puntante precedenti. I torinesi sono alle prese con i procedimenti nei confronti dei due giovani arrestati, Alessandro Arrigoni e Domenico Sisi, durante gli scontri del G8 University summit. Sono accusati di porto di «oggetti atti a offendere» e di petardi. Mentre un terzo ragazzo è indagato per resistenza a pubblico ufficiale. Lunedì, annuncia il Collettivo universitario autonomo, i militanti organizzeranno un presidio di solidarietà, in occasione dell'udienza sulla convalida delle misure cautelari. E proprio oggi è iniziato il processo di appello per 25 persone per i fatti del G8 di Genova del 2001. In primo grado le persone condannate furono 24 per una pena complessiva di 108 anni di reclusione. Una sola imputata, Nadia Sanna, era stata assolta per non aver commesso il fatto. Oggi sono tornati tutti in aula. Per quattro di loro l'udienza è stata rinviata per difetto di notifica.