23 aprile 2024
Aggiornato 10:30

S’inventavano falsi handicap per ottenere permessi sul lavoro e auto con lo sconto

93 persone indagate in Provincia di Perugia dalla Guardia di Finanza

Città di Castello (Perugia) - Simulando gravi e inesistenti handicap mediante false attestazioni 93 persone ottenevano permessi sul lavoro e acquistavano autovetture nuove lucrando sui vantaggi offerti dalla normativa fiscale.

Autovetture paradossalmente inidonee alle esigenze di un disabile, come fiammanti coupé e cabrio intestate a persone ultraottantenni, oppure acquistate per parenti e congiunti impossibilitati alla guida in quanto »allettati» in case di riposo e luoghi di cura.
È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Perugia al termine di un’indagine di polizia economica partita da Città di Castello e condotta nella provincia umbra. Tra i 93 cittadini denunciati alla Magistratura, l’ex Presidente e i 7 membri di una Commissione medica dell’ASL nr. 1 dell’Umbria, accusati di gravi reati come abuso d’ufficio, falso e truffa.

1 milione di Euro l’evasione fiscale quantificata dalle Fiamme Gialle, mentre per gli aspetti di danno erariale conseguenti alle indebite agevolazioni sul lavoro e alle irregolarità amministrative i finanzieri hanno inviato un dettagliato rapporto alla Procura regionale della Corte dei Conti con sede nel capoluogo umbro.
Singolare il caso di un cittadino che nel giorno della sua morte si è visto addirittura immatricolare una monovolume. In molti altri casi, invece, le autovetture venivano rivendute a terzi dopo brevi periodi e finanche nello stesso giorno dell’immatricolazione.