12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Giustizia

Mancino: «No sconfinamenti, rafforzare equilibri poteri»

«Disagio diffuso tra magistrati, elevare livello del confronto»

ROMA - Bisogna battersi «tutti per mantenere e rafforzare gli equilibri costituzionali», «ciascuno rimanendo nel proprio campo senza sconfinamenti». Lo ha sottolineato il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, aprendo nel pomeriggio i lavori del plenum dell'organo di autogoverno della magistratura.

Mancino ha esordito ricordando che «il prossimo 9 giugno il capo dello Stato presiederà una seduta straordinaria del nostro Consiglio per dibattere, nella prima parte dell'ordine del giorno, problemi connessi alla organizzazione giudiziaria». «E' un appuntamento importante - ha sottolineato - che sono certo onoreremo con un dibattito franco e responsabile, convinti come siamo della necessità di affrontare temi importanti della giustizia in spirito di collaborazione fattiva con il Governo e il Parlamento».

«Non mi nascondo - ha aggiunto Mancino - il disagio diffuso fra i magistrati: esso potrà essere superato se tutti compiremo lo sforzo di elevare il livello del confronto».

Il vicepresidente del Csm ha richiamato, quindi, le parole del presidente della Repubblica: «Nel suo recente incontro a Palermo nell'ambito della cerimonia 'Per non dimenticare', dopo aver ricordato il sacrificio di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, 'coraggiosi e sapienti combattenti per la causa della legalità', il presidente Napolitano non a caso ha voluto esprimere 'la gratitudine dello Stato e della Nazione alla Magistratura e alle Forze di Polizia per i risultati di grandissimo rilievo che sono stati ottenuti e per l'impegno che quotidianamente esse portano avanti con serietà e spesso tra incomprensioni'. Il capo dello Stato - ha ricordato ancora - ha altresì stimolato la crescita della coscienza civica e della fiducia nello Stato di diritto che - ha detto - 'costituisce un vero e proprio capitale sociale e che può rafforzarsi solo in un clima di rispetto, in ogni circostanza, degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati ad osservarli'».

«L'invito alla mobilitazione collettiva e al costante dispiegamento delle migliori energie della società civile ci rende ancor più persuasi - ha concluso Mancino - di batterci, tutti, per mantenere e rafforzare quegli equilibri costituzionali, cui ha fatto riferimento il Capo dello Stato, ciascuno rimanendo nel proprio campo senza sconfinamenti».