Marocco-Piemonte: verso un nuovo partenariato economico
Il Ministro dell’Industria Ahmed Réda Chami incontra le istituzioni e le imprese piemontesi per promuovere gli investimenti nel Paese nordafricano
TORINO - Dopo i successi ottenuti in Francia e Spagna l’Anno Economico del Marocco arriva in Italia. Ieri a Milano e oggi a Torino, lo Stato nordafricano si propone anche in Piemonte come polo d’attrazione per gli investimenti esteri.
La giornata si è aperta a Torino Incontra con due tavole rotonde sulle opportunità di business in Marocco e sulle possibilità di collaborazione nel settore delle infrastrutture, dei trasporti e delle energie rinnovabili.
È stato Ahmed Réda Chami, economista e ora Ministro dell’Industria, del Commercio e delle Nuove Tecnologie a illustrare i vantaggi per chi voglia impiegare in Marocco i propri capitali: «Negli ultimi anni il Marocco ha intrapreso una strategia di apertura ai mercati esteri attuando importanti riforme per la semplificazione del quadro giuridico in cui si sviluppano le imprese e favorire programmi di aiuto agli investimenti sia nazionali che stranieri», afferma il Ministro. «L’apertura di quasi tutti i settori economici e produttivi al capitale estero può contare oggi su una situazione istituzionale stabile ed un quadro macroeconomico e finanziario che ha segnato negli ultimi anni un notevole progresso».
«La Camera di commercio di Torino guarda con molta attenzione ai Paesi del Mediterraneo, promuovendo progetti o collaborando a iniziative per intensificare i rapporti, in un’economia come quella attuale che opera per aree geo-economiche e spinge la competizione non più tra singole imprese, ma tra sistemi – ha commentato il presidente Alessandro Barberis – L’incontro di oggi rappresenta un’occasione importante per focalizzare gli interessi reciproci e le opportunità che il Marocco offre alle imprese piemontesi, soprattutto nel settore aeronautico.»
Il Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, in un incontro con il Ministro Réda Chami ha ulteriormente ribadito l’importanza crescente dell’area del Mediterraneo. «Dopo l’allargamento dell’UE a Est c’è ora la prospettiva di poter giungere in pochi anni a un unico grande blocco economico che comprende oltre 800 milioni di persone. Stiamo parlando di una regione in pieno fermento, che registra elevati tassi di crescita e che ha un tessuto imprenditoriale per certi aspetti simile a quello italiano della piccola e media impresa». Dopo aver rammentato che Intesa Sanpaolo ha un ufficio di rappresentanza in Marocco fin dal 2005, il Presidente Salza ha poi ricordato che «per consolidare ulteriormente la nostra presenza nell’area siamo stati promotori, insieme ad altre 11 Banche dell’area, alla BEI e all’Agence Française de Développement, di un Consorzio che mira a realizzare progetti condivisi per contribuire alla crescita omogenea dell’area, con servizi e prodotti comuni alle due sponde del Mare Nostrum».
Nel pomeriggio si sono tenuti 35 incontri individuali con imprese piemontesi dei settori automotive, aerospazio, macchinari, metalmeccanica, durante i quali le aziende si sono avvalse del supporto del Desk estero Marocco della Camera di commercio di Torino e del Desk Intesa Sanpaolo di Casablanca.
Sempre nel pomeriggio si sono svolti due workshop su automotive e aerospazio. Ed è proprio nel settore del subappalto aeronautico che il Marocco si propone come una delle sedi più attrattive per gli investimenti italiani, e piemontesi in particolare. La stima del potenziale di sviluppo del settore in Marocco è di circa 360 milioni di euro del PIL addizionale, con la conseguente creazione di circa 15.000 nuovi posti di lavoro entro il 2015. L'industria aeronautica ha conosciuto un rapido sviluppo negli ultimi 5 anni. In particolare, il Marocco può offrire incentivi - grazie allo status di zona franca 1 - e aiuti per l'installazione; risorse umane adeguate ai requisiti tecnici del settore; un’offerta diversificata e in linea con i migliori standard internazionali all’interno di una Piattaforma industriale integrata (P21) dedicata. Altro punto di forza è la liberalizzazione dei cieli marocchini alla concorrenza estera.
La tappa di Torino, coordinata dalla Camera di commercio con la collaborazione di Regione Piemonte, CeiPiemonte e Istituto Paralleli, precede l’appuntamento di domani a Napoli. Altri incontri sono in programma nel corso dell’anno in altre 5 regioni italiane.
Al tour, sostenuto da numerosi enti, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e la collaborazione delle Camere di commercio di Milano e Torino e Confindustria Napoli, partecipano esponenti di spicco del sistema produttivo italiano e marocchino, oltre che i referenti del sistema finanziario e creditizio che supportano l’iniziativa come Intesa Sanpaolo, che da anni segue investitori esteri in Marocco, Crédit Du Maroc e Banque Popularaire. Vengono presentate anche le case history di Italcementi, Pininfarina, ST Microelectronics.
La Camera di commercio di Torino e il Marocco
Per agevolare i reciproci contatti e rapporti commerciali, dal 2005 è attivo il Desk Estero Marocco a Casablanca, rivolto a tutti i settori economici e gestito dalla Camera di commercio di Torino.
Presso il Desk, le imprese piemontesi ricevono assistenza per ricerche personalizzate di partner commerciali e produttivi, ottengono informazioni su finanziamenti e agevolazioni locali per investitori stranieri. Possono inoltre richiedere appuntamenti mirati e incontri di business con un supporto logistico e linguistico.
Il Desk ha assistito 120 aziende per ricerche di partner locali, ma anche organizzato diverse missioni nel Paese e incontri di aziende marocchine, a Torino.
Da segnalare l’importante appuntamento della Borsa del Mediterraneo aperta agli operatori di ambiente e energia di otto Paesi dell'area, tra cui anche il Marocco, che si terrà a Torino il 6 e 7 ottobre prossimi. Si tratta della prima esperienza in Italia di questo tipo e vedrà la partecipazione di dodici buyer attentamente selezionati.
I rapporti economici Marocco-Piemonte
Da 2000 al 2008 le vendite di merci piemontesi in Marocco hanno fatto segnare una crescita del 71%; più contenuto risulta l’incremento degli acquisti regionali dal Marocco (+41%).
Il 25,4% delle esportazioni piemontesi in Marocco nel 2008 è rappresentato dai mezzi di trasporto, anche se è una percentuale in forte calo, come quella delle macchine e apparecchiature elettriche – elettroniche, che pure rappresentano il 20,3% del totale dell’export piemontese. In forte crescita nel 2008 le macchine e apparecchiature meccaniche, che arrivano al 16,3%. Ancora più distanziati risultano i prodotti tessili e dell’abbigliamento (10,7%).
Il Piemonte acquista dal Marocco soprattutto macchine e apparecchiature elettriche – elettroniche (nel 2008 hanno rappresentato il 69% del totale degli acquisti dal Marocco). Significativa, ma in calo, risulta la quota dei prodotti tessili e dell’abbigliamento (15,8%).
Per quanto riguarda gli investimenti esteri del Piemonte in Marocco, nel biennio 2007-2008 sono ammontati 3,5 milioni di euro.