19 aprile 2024
Aggiornato 04:00

G8 ambiente, Bufardeci: “occasione unica per la Sicilia”

«Lanciare un importante messaggio politico sulle biodiversità, sul rapporto tra salute e ambiente, sul tema dei cambiamenti climatici»

PALERMO - «Il vertice G8 sull’ambiente che inizia domani a Siracusa è un’occasione unica per ribadire la centralità euro mediterranea della Sicilia. E’ anche il momento per confermare le scelte del governo regionale che hanno posto le premesse affinché la nostra isola diventi luogo virtuoso per una politica energetica eco compatibile, che crei sviluppo tutelando l’ambiente e le meravigliose ricchezza dei nostri territori». Lo sostiene Titti Bufardeci, vicepresidente della Regione siciliana, alla vigilia dei lavori del G8 sull’Ambiente, che prenderanno il via al Castello Maniace di Siracusa.

Per Bufardeci, » da Siracusa, città del mondo tra le città del mondo, forte di una storia e di un respiro lungo tremila anni, partono nuove sfide e si affrontano le nuove responsabilità che sono patrimonio reale dell'umanità di oggi e delle generazioni di domani. Con il G8 di Siracusa, dedicato ai temi della tutela ambientale, si vuole lanciare un importante messaggio politico sulle biodiversità, sul rapporto tra salute e ambiente, sul tema dei cambiamenti climatici. E' un punto di svolta per coinvolgere nella lotta ai cambiamenti climatici i key players mondiali, coloro che incidono sul sistema della produzione e del consumo di energia».

«Dal vertice di Siracusa - continua - dovranno discendere comportamenti virtuosi, utili a limitare l’impatto del clima e indicare la strada che porti la «macchina mondiale» a inquinare meno e consumare meglio l’energia necessaria per lo sviluppo. Siracusa diverrà il paradigma di come ciascuna comunità sia chiamata a mettere in evidenza le proprie aree di forza, gli specifici patrimoni da valorizzare. Siracusa ha già individuato una principale area di policy: la sua storia, il suo ambiente, la sua cultura, patrimonio mondiale Unesco, in antitesi a chi concepisce lo sviluppo come numero puramente quantitativo dell’economia, basato solo su indicatori di crescita.

Accettiamo come possibile anche una strategia di «decrescita», e l'adozione di una politica di consumo consapevole, disponibile a forme alternative di distribuzione e soprattutto capace di progettare un' attività nel tempo, ossia una capacità di manutenere le prestazioni sul lungo periodo bilanciando ogni volta interessi ed esigenze. Per difendere il nostro ambiente, abbiamo bisogno di tutti. Per realizzare tutti insieme dialogo e solidarietà, essenza civile per uno sviluppo di tutti e di ciascuno, sviluppo che sia il segno d’identità e di visibilità dell’agire siciliano in Italia e in ogni luogo del mondo».