19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
G8 Agricolo

Zaia: il vertice prosegue secondo la normale dialettica tra delegazioni

«Il clima è collaborativo quindi fa ben sperare per una soluzione di compromesso»

TREVISO - «Stiamo lavorando per concordare il documento conclusivo. Durante i lavori ho avuto modo di constatare l’impegno di tutte le delegazioni in questa direzione. Questo è un vertice in ambito G8: il documento cui si deve lavorare è quello che verrà consegnato nelle mani dei Capi di Stato e di Governo degli otto Grandi al summit della Maddalena».

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia durante il consueto briefing di metà mattinata con la stampa a Castelbrando.
«Sono in corso discussioni sul testo delle dichiarazioni. Posso confermare che al momento stiamo lavorando a una dichiarazione in formato G8, secondo il mandato emerso a Toyako.»

«Il clima è collaborativo – ha detto il Ministro –, quindi fa ben sperare per una soluzione di compromesso. Ovviamente, come ho detto altre volte, ogni negoziato somiglia un po’ alla statua di Michelangelo: l’opera d’arte è lì, bisogna solo limarla e togliere tutte le cose in più per farla uscire fuori».

Il Ministro ha poi illustrato alcuni dei punti di salienti che dovrebbero confluire nel documento: «Tra i temi prioritari in agenda le bioenergie, e in particolare il potenziamento delle biomasse, per una agricoltura sostenibile. Inoltre, il tema del modello di mercato che vogliamo per il futuro: ovviamente siamo per il mercato libero, ma non in ordine sparso. Siamo per una agricoltura moderna che garantisca lo sviluppo di tutti i Paesi, tutelando al contempo gli agricoltori, e che preservi la competitività dei nostri produttori. Uno degli obiettivi principali è poi quello di approntare degli strumenti efficaci per combattere la speculazione finanziaria».

«Voglio ringraziare anche – ha detto Zaia – le delegazioni arrivate qui a Castelbrando per gli incontri allargati per la solidarietà dimostrata alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo».

«I governanti di tutti Paesi – ha concluso il Ministro – hanno una grandissima responsabilità rispetto al futuro dell’agricoltura del pianeta. I cittadini si possono lamentare del fatto che le terre vengano vendute per speculazioni a Paesi stranieri, ma i Capi delle nazioni hanno gli strumenti per evitarlo. Le dichiarazioni che usciranno da questo vertice impegnano politicamente chi le sottoscriverà».