Consiglio dei Ministri approva disegno di legge Comunitaria 2009
Il testo presenta 10 direttive da recepire e alcune importanti decisioni-quadro
ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, su proposta del Ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, lo schema di disegno di legge Comunitaria 2009. Il provvedimento detta le disposizioni necessarie ad adempiere agli obblighi che derivano all'Italia dall'appartenenza alle Comunità europee.
Il disegno di legge - come le due ultime leggi comunitarie - prevede che il termine per l'esercizio della delega coincida, in via generale, con la scadenza del termine di recepimento della direttiva, al fine di un più celere adeguamento della normativa italiana agli obblighi imposti in sede comunitaria.
Lo schema presentato in Consiglio dei Ministri presenta complessivamente 10 direttive da recepire.
Nel disegno di legge sono contenute anche le disposizioni per l'attuazione, mediante decreto legislativo, di quattro decisioni-quadro adottate nell'ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale: lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti; rafforzamento del quadro penale per la repressione del favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno illegali; fissazione di norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati e alle sanzioni applicabili in materia di traffico illecito di stupefacenti; lotta contro la criminalità organizzata.
Nella relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge, sono elencate le direttive pubblicate nel corso del 2008 da attuare (23) e quelle già attuate (27) in via amministrativa. Sono anche indicate le procedure di infrazione ufficialmente aperte nei confronti dell'Italia (159 procedure, alla data del 31 dicembre 2008).
Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato la Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea, presentata dal ministro Ronchi. La Relazione, che sarà trasmessa al Parlamento insieme al disgeno di legge Comunitaria 2009, fa il punto sullo stato della partecipazione del nostro Paese nell'UE e mette a confronto gli interventi programmatici del Governo sui temi europei con i risultati ottenuti.
«L'Italia - afferma il ministro Ronchi - è stata tra i principali attori di alcuni dei più importanti risultati conseguiti dall'Unione Europea nel corso del 2008. Mi riferisco in particolare al pacchetto cambiamenti climatici dove il nostro è stato l'unico tra i vecchi Stati Membri dell'Unione ad aver chiesto di rivedere i criteri di calcolo dei target nazionali. In questo modo, si è riusciti a suddividere in maniera più equa lo sforzo tra i Paesi membri, tutelando il sistema produttivo e proteggendo l'ambiente».
«Nella fase di recepimento della normativa europea - conclude il ministro Ronchi - l'Italia ha continuato ad impegnarsi per migliorare la propria posizione. Sono stati mantenuti i notevoli progressi realizzati negli ultimi anni e le procedure di infrazione nel 2008 sono scese dalle 198 aperte al 1 gennaio alle 159 di fine anno. Risultati che confermano l'impegno del nostro Paese in ambito europeo».