4 maggio 2024
Aggiornato 23:30

Minori, Alessia Ravarotto a Roma con figlio: Ma tornerò in Egitto

La padovana ricevuta da Schifani, che ha interceduto con Mubarak

ROMA - E' tornata in Italia ieri sera col figlio Adham grazie alla mediazione delle massime cariche dello Stato. Ma Alessia Ravarotto, padovana, ha lasciato alle spalle gli ultimi cinque mesi, iniziati con il rapimento del bimbo, tre anni e mezzo, da parte del padre egiziano. «Sono stati difficili. Molto, Ma grazie a Dio tutto è finito bene. E ora sono qui», afferma. E, a conclusione di un incontro a Palazzo Madama con il presidente del Senato Renato Schifani, che ha sbloccato la vicenda intervenendo presso il presidente egiziano Hosni Mubarak, annuncia ai giornalisti: «Tornerò in Egitto».

«Voglio ringraziare chi si è occupato della vicenda», spiega di fronte alla selva di telecamere e microfoni, il figlio nascosto dietro le gambe. «Inizialmente ne ha parlato il presidente della Camera Fini col primo ministro Ahmad Nazif, poi la settimana successiva il premier Berlusconi sempre con Nazif e poi la situazione si è sbloccata quando il 16 marzo il presidente del Senato Schifani ne ha parlato col presidente Mubarak. Da lì le cose sono state veloci e alla fine ho riavuto mio figlio».

La donna ringrazia anche l'ambasciatore italiano al Cairo Claudio Pacifico e, prima ancora, il primo segretario Caterina Gioiella, «che mi sono stati vicini non solo da un punto di vista istituzionale ma anche umano». Poi aggiunge: «Sembrerà poco popolare ma ringrazio anche il presidente Mubarak. Io porto un bambino egiziano in Italia. Ma voglio dire che tornerò in Egitto. Adesso ho bisogno di un po' di tempo per riposarmi, ma ne ho già parlato col mio ex marito e con la sua famiglia.

Tornerò in Egitto perché mio figlio vuole molto bene a suo padre e lui vuole molto bene a suo figlio. Ha capito la lezione. Io credo che non si debba togliere i bambini né alla madre né al padre. Quindi - conclude - avrò un periodo di riposo e poi tornerò in Egitto. Non ho sottratto niente a nessuno». Interrogata dai giornalisti sull'incontro col figlio, Alessia Ravarotto racconta: «Inizialmente lui non capiva. Non mi voleva venire in braccio. Forse era sotto choc anche lui. Poi è stato tutto uguale a prima. Ha ricominciato a baciarmi, a chiamarmi e a giocare, come se non fosse mai successo niente».