5 maggio 2024
Aggiornato 07:30

Stupro Pigneto, esami dna: è stato romeno Gavrila

Violenza sessuale avvenne nel luglio scorso al Pigneto

ROMA - Le tracce del dna di Oltean Gavrila, il romeno in carcere per lo stupro della Caffarella, sono state rinvenute su alcuni dei reperti relativi all'indagine su una seconda violenza sessuale avvenuta a Roma, in un parco su via Prenestina. Il risultato degli accertamenti della polizia scientifica è stato posto all'attenzione degli inquirenti della Procura.

Gavrila era stato accusato anche dal suo connazionale, Alexandru Jean Ionut, 18 anni, che nel rivelare la complicità dell'amico aveva spiegato: 'Lui, ha violentato una ragazza nel parco a luglio. Me lo ha detto lui stesso».

Quello stupro non era finito sui giornali. Gli accertamenti, dopo l'esame del dna, si erano però scontrati con la impossibilità di arrivare ad un responsabile. E per questo il pm Antonella Nespola aveva chiesto l'archiviazione. La ragazza oggetto di quello stupro, disse che il suo aggressore parlava italiano, ma con un forte accento dell'est.

Alla luce delle nuove analisi e del riscontro, oltre che della testimonianza, il pm Nespola insieme con il collega Vincenzo Barba, chiederà quasi certamente l'emissione di una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Gavrila. Sia lui che il connazionale Ionut, in sede di interrogatorio, davanti al giudice delle indagini preliminari, hanno ammesso le proprie responsabilità per la violenza avvenuta il febbraio.