20 aprile 2024
Aggiornato 02:30

Randagismo, LAV: soddisfatti per la decisione del Sottosegretario Martini

«Scrivere ai prefetti per richiamarli all’applicazione di quanto disposto dalla recente ordinanza in materia di bocconi avvelenati»

«Accogliamo con soddisfazione la lettera inviata dal Sottosegretario Francesca Martini ai Prefetti, per richiamarli a una pronta applicazione di quanto disposto dall'»Ordinanza contingibile ed urgente concernente norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati», e l’invito a una rapida istituzione del previsto Tavolo di coordinamento con le Forze dell'ordine e gli Enti interessati, previsto dall’art. 4 comma 4 dell’Ordinanza stessa», commenta Ilaria Innocenti, del settore Cani e gatti della LAV.

Tale Tavolo, coordinato dal Prefetto o da un suo rappresentante e composto da un rappresentante della Provincia, dai Sindaci delle aree interessate e da rappresentanti dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, del Corpo Forestale dello Stato, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio, delle Guardie zoofile e delle Forze di Polizia locali, è fondamentale in relazione sia alla necessaria prevenzione sia alla repressione del fenomeno.

A seguito dell’emergenza randagismo, purtroppo, si è verificato un gravissimo aumento di casi di avvelenamento, non solo in Sicilia ma in molte altre Regioni, soprattutto del centro-sud. Questo reato, perseguibile ai sensi della Legge189/2004, è un esempio di intolleranza e maltrattamento nei confronti di animali ma costituisce anche un serio problema di sicurezza pubblica.

Il veleno così sparso, infatti, non causa solo la morte di cani, gatti e altri animali ma mette in pericolo la stessa incolumità dei cittadini, in particolare dei bambini che, inconsapevoli del pericolo che si cela dentro le esche, confezionate talvolta in maniera appetibile, potrebbero toccarle e poi portarsi le mani alla bocca.

Per arginare questo fenomeno illegale e pericoloso, la LAV sollecita una pronta applicazione dell'Ordinanza firmata nel mese di dicembre scorso dal Sottosegretario Francesca Martini, che vieta a chiunque utilizzare preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli.

La LAV invita, infine, i cittadini a denunciare alle autorità competenti i casi di avvelenamento, rivolgendosi in forma scritta a qualsiasi organo di polizia giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Forestale Regionale, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale, Polizia Municipale), presentando di persona il proprio esposto o denuncia (anche contro ignoti), e scrivendo al proprio Sindaco.

Anche nel caso di rinvenimento di materiale sospetto occorre attivarsi tempestivamente segnalandone immediatamente la presenza agli organi di vigilanza (Corpo Forestale, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, ASL Veterinaria, Carabinieri, ecc.).

«E se ci sono dei sospetti consigliamo di effettuare delle segnalazioni alle forze dell’ordine per chiedere controlli o sopralluoghi», conclude Ilaria Innocenti.