19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Incidenti stradali, Matteoli: stretta su alcol e droga

Sicurezza stradale, Codacons: non servono più sanzioni

«L’educazione stradale nelle scuole è già prevista dal Codice della strada»

ROMA - Per garantire la sicurezza stradale non serve aumentare le sanzioni, serve incrementare i controlli sulle strade, di giorno come di notte, soprattutto nelle arterie a scorrimento veloce e nei pressi dei luoghi di ritrovo dei giovani. Così il Codacons risponde alla stretta annunciata dal Ministro dei Trasporti Matteoli.

«L’inasprimento dei limiti su alcol e droghe nei guidatori, e delle relative sanzioni, non ha prodotto grandi risultati in termini di incidenti stradali – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Questo perché mancano i controlli delle forze dell’ordine sulle strade, circostanza che di fatto vanifica qualsiasi stretta imposta per legge».

La soluzione al problema della sicurezza stradale sta per il Codacons in un massiccio dispiegamento di pattuglie di Vigili, Polizia e Carabinieri lungo le strade, e nell’installazione del sistema di rilevamento della velocità Tutor anche nelle città.

Per quanto riguarda l’educazione stradale nelle scuole – conclude Rienzi – ricordiamo al Ministro Matteoli che questa materia di studio è già imposta dall’art. 230 del Codice della Strada che recita testualmente: «Allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere ed incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell' istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, di intesa con i Ministri dell'interno, dell'ambiente e della tutela del territorio, avvalendosi della collaborazione dell'Automobile club d'Italia, delle associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986 n. 349, di società sportive ciclistiche nonché di enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale e della promozione ciclistica individuati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, predispongono appositi programmi, corredati dal relativo piano finanziario, da svolgere come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi gli istituti di istruzione artistica e le scuole materne, che concernano la conoscenza dei princìpi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli, con particolare riferimento all'uso della bicicletta, e delle regole di comportamento degli utenti, con particolare riferimento all'informazione sui rischi conseguenti all'assunzione di sostanze psicotrope, stupefacenti e di bevande alcoliche».