19 aprile 2024
Aggiornato 21:30

PDL, La Russa: sarà la Destra italiana

«Nel nuovo partito con tutta la nostra storia»

ROMA - «Non è lontano il momento in cui anche in Italia si parlerà del nostro schieramento, come per Sarkozy in Francia, della destra italiana, non di centrodestra». Questo uno dei passaggi dell'intervento del reggente di An, Ignazio La Russa, al congresso di Alleanza nazionale, in corso presso la Nuova Fiera di Roma. «E' un congresso diverso, straordinario - ha precisato - ma non è un congresso di chiusura», in quanto con l'ingresso nel Pdl «nasce il partito degli italiani».

An entra nel Popolo della Libertà «con tutta la sua storia, con i suoi uomini, le sue donne, i suoi valori. In una parola con la sua identità», ha aggiunto La Russa sottolineando come «in questo governo tutte le tesi della destra sono transitate come tesi del Pdl», dal reato di immigrazione clandestina alle ronde, che erano sì una vecchia bandiera leghista, «ma che noi abbiamo ottenuto fossero decise dai prefetti, d'intesa con il sindaco, con l'intervento del comitato provinciale per la sicurezza, fra gli ex appartenenti alle forze dell'ordine e alle Forze armate».

Sul rapporto An-Forza Italia, il reggente del partito di via della Scrofa ha spiegato che «sono sempre stati due gemelli, magari due 'gemelli diversi', ma sempre due gemelli Non c'è stata una sola occasione in cui ci siamo divisi e abbiamo dato vita ad altre coalizione». La Russa ricorda il momento di nascita del Pdl «quando fu dato l'annuncio a Piazza San Babila ci furono delle tensioni. An non era destinata obbligatoriamente al partito unico e non esitammo a manifestare la nostra contrarietà. Poi però i nostri due grandi leader si sono incontrati per far nascere il partito: e non fu un giorno come gli altri. Il destino aveva voluto che la mamma di Gianfranco e la mamma di Silvio venissero a mancare praticamente nello stesso giorno. In quei momenti un uomo dà il meglio di se stesso, è capace di compiere il massimo atto d'amore. E Gianfranco, con un atto d'amore, si recò da Silvio e con un grande atto di amore diede vita al percorso del Pdl».