29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Politiche per la salute

Visita del presidente del Senato Schifani alla «Casa dei risvegli»

L'assessore Bissoni: «E' la dimensione di responsabilità pubblica del Servizio sanitario regionale, che sostiene e rafforza l'impegno di cura»

BOLOGNA - «Questa rete dei servizi, in ogni caso, rafforza le possibilità di recupero dei pazienti; consente alle persone colpite e ai loro familiari di affrontare situazioni di grande sofferenza con minore solitudine, in vicinanza di affetti e attenzioni». E’ quanto ha sottolineato oggi l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Giovanni Bissoni in occasione della visita del presidente del Senato, onorevole Renato Schifani, alla Casa dei risvegli «Luca De Nigris». «E’ la dimensione di responsabilità pubblica del Servizio sanitario regionale – ha aggiunto Bissoni nel ringraziare il presidente del Senato Schifani – che sostiene e rafforza l’impegno di cura e al contempo i diritti inalienabili di autodeterminazione delle persone rendendone più libere le scelte».

Attivata in via sperimentale tre anni fa all’interno dell’Ospedale Bellaria dall’Azienda Usl di Bologna, con finanziamento regionale, nell’ambito di un progetto di forte collaborazione con l’associazione «Gli Amici di Luca», la Casa dei risvegli è dedicata all’assistenza di quelle persone, giovani e adulti, che sono in stato di coma e non hanno dunque ancora potenzialità di riabilitazione. Fornisce un’assistenza basata su una stimolazione intensa, tesa a rafforzare la probabilità di un risveglio e quindi a consentire l’avvio di un percorso di riabilitazione specialistica per un possibile recupero, oltre che degli aspetti fisici, anche delle funzioni superiori (linguaggio, memoria).

La Casa dei risvegli è collegata alla rete regionale per la riabilitazione delle gravi cerebrolesioni acquisite: in presenza di un risveglio, le persone vengono assistite nelle strutture della rete regionale, una rete costruita sulla base di percorsi omogenei e qualificati che assicura un percorso di riabilitazione altamente specialistico per tutte le persone con esiti di gravi cerebrolesioni a seguito di coma, anche con piccoli margini di recupero. Il Servizio sanitario regionale garantisce una presa in carico senza soluzioni di continuità per queste gravissime situazioni. Al termine dei percorsi riabilitativi, in tutta la regione è operante anche un percorso di presa in carico delle persone con esito, possibile, di gravissima disabilità, che prevede l’assistenza a domicilio, con la fornitura di ausili particolari e assegno di cura, o in nuclei specialistici all’interno delle strutture residenziali. In questo momento sono più di 800 le persone assistite, o a domicilio o in residenze. Di queste il 10% è in situazione di mutismo acinetico, il 20% in stato di incoscienza, il 22% in stato vegetativo persistente, il 3,5% in coma.