28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Maroni: «Un segnale molto preoccupante, che non va sottovalutato»

Criminalità, la mafia tenta di riorganizzarsi

Il ministro dell'Interno ha illustrato alla Commissione antimafia la situazione sul territorio nazionale e le caratteristiche delle varie organizzazioni. Efficaci i risultati dell'attività di contrasto

La criminalità organizzata è radicata e sta cercando di ampliare la sua influenza infiltrandosi nel tessuto produttivo. Questo il quadro di massima che emerge dalla relazione illustrata oggi al Senato dal ministro dell'Interno Maroni, nel corso di un'audizione di fronte alla Commissione parlamentare antimafia.

Ma il quadro è al suo interno molto diversificato: mafia, 'ndrangheta e camorra presentano caratteristiche e 'segnali' diversi, attentamente monitorati dalle Forze dell'ordine, e non sono le sole realtà criminali presenti sul territorio nazionale, con le organizzazioni straniere sempre più emergenti.

'Cosa nostra', in particolare, segnala il ministro dell'Interno, «pur scompaginata negli ultimi tempi dall'azione efficace delle Forze di polizia si sta riorganizzando», rendendo più complicato individuare la nuova leadership. «Un segnale molto preoccupante, che non va sottovalutato» secondo Maroni, che ha però anche portato alla Commissione antimafia dati importanti sull'attività di contrasto alla criminalità organizzata.

Legato alla criminalità anche il tema dell'immigrazione irregolare. Riferendosi agli sbarchi a Lampedusa,  che continua ad essere «meta privilegiata degli arrivi di migranti via mare», Maroni ha ricordato che entrerà presto in vigore l'accordo con la Libia, la cui operatività dovrebbe, secondo il ministro, cambiare del tutto la situazione.

Criminalità organizzata in Italia

Mafia: mantiene il suo radicamento e cerca nuovi spazi di affermazione
La mafia siciliana sta tentando di riorganizzarsi dopo i colpi ai vertici subiti dalle Forze dell'ordine, «un segnale molto preoccupante, che non va sottovalutato», secondo Maroni. Le 'famiglie' rimangono radicate nelle regioni tradizionali, ha affermato il ministro, ma cercano anche «nuovi spazi di affermazione in Italia e all'estero». Aumentano, infatti, i tentativi d'infiltrazione nell'Italia centrale e settentrionale - specie in Lazio e Lombardia - mentre, sul fronte delle attività, è sempre importante il traffico di droga, spesso gestito con la 'ndrangheta'.

'Ndrangheta. sempre più moderna e agguerrita
Mantiene il controllo del narcotraffico, gestito anche grazie a forti legami internazionali. Sempre più «moderna ed agguerrita» viene descritta da Maroni, grazie alla grande capacità di infiltrarsi nelle attività produttive legali e di condizionare la politica locale. La 'ndrangheta sta cercando, secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno, di estendere le sue attività illecite anche in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto.

Camorra: elevata conflittualità tra i clan
Oltre a far registrare l'intensificazione dei legami con la criminalità straniera, la camorra «continua a caratterizzarsi per l'estrema polverizzazione dei gruppi sul territorio, che favorisce situazioni di conflitto tra nuovi e vecchi sodalizi». Le alleanze, ha proseguito Maroni, sono state indebolite dalla cattura di molti affiliati, favorendo l'ascesa di nuovi personaggi ed aumentando così la conflittualità all'interno dei clan.

Criminalità straniera: un fenomeno di particolare rilievo
Le organizzazioni straniere, ha evidenziato Maroni, sono un «fenomeno di particolare rilievo» che si caratterizza «per una forte crescita, con collegamenti con la criminalità organizzata nazionale, per la violenza dei reati e l'innalzamento delle potenzialità operative». Il ministro dell'Interno ha tracciato una sommaria mappa della criminalità organizzata straniera in Italia: le organizzazioni albanesi gestiscono traffico di droga, prostituzione e reati predatori, con le donne spesso in posizioni di vertice; si consolidano le organizzazioni romene, attive soprattutto con furti e rapine; i clan nigeriani si dedicano soprattutto allo sfruttamento della prostituzione e alla tratta di esseri umani.

Efficaci i risultati dell'attività di contrasto alla criminalità organizzata

Criminalità italiana
Tra il 1 gennaio e il 4 marzo 2009, ha riferito il ministro Maroni, sono state effettuate 27 operazioni contro la criminalità organizzata sul territorio nazionale, con l'arresto di 432 persone e la cattura di 29 latitanti. L'anno scorso sono state concluse 200 operazioni antimafia che hanno portato all'arresto di 2.583 persone, 177 delle quali latitanti.

Criminalità straniera
Fino al 24 febbraio scorso, sono state registrate 6 segnalazioni per associazione mafiosa, 329 per associazione a delinquere, 430 per sfruttamento dell'immigrazione clandestina, 176 per traffico di droga e 5 per il reato di tratta di esseri umani. Nel 2008 le segnalazioni di cittadini stranieri per associazione di stampo mafioso sono state 208; per associazione a delinquere 2688; per immigrazione illegale 4567; per traffico di droga 1385 e 70 per tratta.