19 aprile 2024
Aggiornato 22:30

Camera, Finocchiaro-Soro: Da Berlusconi pulsioni autoritarie

«Da Fini grande responsabilità istituzionale»

ROMA - I capigruppo del Pd Anna Finocchiario e Antonello Soro denunciano le «pulsioni autoritarie» del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si celano, a loro giudizio, dietro la proposta di considerare il voto del capogruppo valido per tutti i parlamentari del suo partito. Sottolineando la «grande responsabilità istituzionale» rivelata dal Presidente della Camera Gianfranco Fini nello stroncare sul nascere la praticabilità dell'iniziativa del Premier.

«Come un fiume carsico - scrivono in una nota congiunta Finocchiaro e Soro- ciclicamente riemergono le pulsioni autoritarie del presidente Berlusconi. L'idea di sopprimere il Parlamento con una riformina regolamentare, delegando a pochi eletti la funzione legislativa, esprime in modo plateale l'assenza di cultura costituzionale dell'on. Berlusconi, il suo incontenibile fastidio per le regole della democrazia e la sua inossidabile visione proprietaria delle istituzioni, nonostante la strabordante maggioranza numerica di cui il Pdl gode in Parlamento».

«Noi pensiamo - aggiungono i capigruppo Pd- che questa assurda proposta sia solo un tentativo per distogliere ancora una volta l'attenzione dei media dalla crisi economica e nascondere il vuoto d'iniziative per arginare le difficoltà del Paese. Se invece fosse un proposito vero occorre che qualcuno, anche nella sua maggioranza, lo fermi. E' significativo e positivo che il presidente della Camera, con grande responsabilità istituzionale, abbia bocciato questa assurda proposta. Che poi il Presidente del Consiglio, capo della maggioranza parlamentare e leader del più grande partito Paese, annunci una proposta d'iniziativa popolare per dimezzare il numero dei parlamentari è ridicolo. Perché non presenta come capo dell'esecutivo o fa presentare dai suoi parlamentari una proposta in Parlamento e perché non s'impegna davanti agli italiani ad approvarla in tempi brevi?