8 maggio 2024
Aggiornato 12:00

Oggi Papa Ratzinger in Campidoglio, 11 anni dopo Wojtyla

Dopo il saluto del Sindaco della Capitale, il Papa terrà un discorso

Città del Vaticano - A bordo della sua macchina nera targata «SCV1», il Papa lascerà il Vaticano oggi alle 10.45 per recarsi in Campidoglio. La 'prima' di Benedetto XVI, la terza di un Pontefice: Giovanni Paolo II visitò la sede capitolina 11 anni fa, Paolo VI prima di lui nel 1966. Nessun protocollo particolare - anche se si tratta di una visita all'estero per il Pontefice - all'uscita del Vaticano. Solamente la polizia italiana accoglierà l'auto del Papa per scortarla fino al Campidoglio, dove sarà il sindaco Gianni Alemanno a fare gli onori di casa.

Ad accogliere il Papa anche il suo vicario per la diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini. La 'trasferta' papale durerà due ore in tutto. Benedetto XVI arriverà alle 10.50 al Comune. Una guida speciale, Umberto Broccoli, sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, illustrerà le sale del Campidoglio: la sala dell'Arazzo, la sala delle Bandiere, la sala Giulio Cesare. Nella prima sala, il Papa saluterà assessori e funzionari, per poi firmare il Libro d'Oro degli ospiti nella Sala delle Bandiere. Alle 11 il Papa entrerà nello studio del Sindaco per affacciarsi dal balcone e ammirare il panorama dei Fori Romani. Alle 11.30 è invece in programma una seduta straordinaria del Consiglio comunale, nell'Aula Giulio Cesare.

Dopo il saluto del Sindaco della Capitale, il Papa terrà un discorso. Alle 12.20, Benedetto XVI si affaccerà dalla loggia del Palazzo senatorio per salutare i cittadini presenti in piazza del Campidoglio. Ad accompagnarlo nella visita, oltre al segretario personale don Georg, ci saranno il sostituto alla segreteria di Stato, monsignor Fernando Filoni, il prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harvey, il reggente monsignor Mariano De Nicolò, il medico personale, Renato Buzzonetti. Accanto al sindaco Alemanno ci saranno la moglie Isabella Rauti, il figlio Manfredi e la mamma del primo cittadino. Probabile la presenza del ministro alle Politiche sociali e giovanili, Giorgia Meloni e dei due sottosegretari, Alfredo Mantovano e Antonio Buonfiglio. Al termine della visita al Campidoglio, il Papa farà una tappa al Monastero di Santa Francesca Romana a Tor de' Specchi, dove sarà accolto da monsignor Ernesto Mandara, vescovo ausiliare per il settore centro e da madre Maria Camilla Rea, presidente del Monastero.

Nella Cappella del Coro, Benedetto XVI si soffermerà di fronte al corpo di Santa Francesca Romana. Per la visita in Campidoglio, il dono del primo cittadino della capitale al Papa sarà l'intitolazione di un istituto di formazione e assistenza per ragazzi disagiati a Benedetto XVI. L'istituto sarà gestito dal Campidoglio, in coordinamento con le associazioni laiche e cattoliche impegnate nel lavoro di sostegno alle nuove generazioni. In una intervista alla 'Radio vaticana', Alemanno ha spiegato che si tratta di «un centro di formazione» che nelle intenzioni dell'amministrazione vuole essere «un punto per dare un segnale rispetto a quel rischio educativo, a quel problema di formazione che c'è nei confronti di tutti giovani, di tutti i ragazzi sia italiani sia non italiani».

I consiglieri che prenderanno parte alla seduta straordinaria con Benedetto XVI riceveranno un gettone di presenza - come avviene sempre per le sedute comunali - e il ricavato sarà devoluto in beneficienza. Benedetto XVI, dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II, sarà il terzo Papa a far visita alla sede del governo di Roma dopo la fine dello stato pontificio. L'idea di invitare Ratzinger in Campidoglio era stata espressa da Alemanno il 26 maggio 2008, in occasione della prima riunione del consiglio capitolino. L'invito era stato poi recapitato a Benedetto XVI il 28 giugno 2008, durante l'udienza privata in Vaticano che il Papa aveva concesso al primo cittadino. Paolo VI si recò in Campidoglio il 16 aprile 1966. In quell'occasione disse: «Questo è un ritorno. Noi non siamo forestieri qui dentro». Giovanni Paolo II invece, vi si recò il 15 gennaio 1998. «Anch'io desideravo salire su questo colle - disse Wojtyla - diventato nel corso dei secoli culla, sede ed emblema della storia e della missione di Roma». In occasione del giorno del suo insediamento, a San Giovanni in Laterano, Benedetto XVI disse: «In quanti cattolici, in qualche modo tutti siamo anche romani».