23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Federalismo fiscale

Schifani: federalismo solidale, basta Italia a due velocità

Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando al congresso del Movimento per l'Autonomia

ROMA (Apcom) - «Oggi più che mai non è più concepibile un'Italia a due velocità». Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando al congresso del Movimento per l'Autonomia. La seconda carica dello Stato ha ricordato per esempio che «il deficit dei trasporti continua a costituire fonte di penalizzazione per il Sud».

Schifani si è detto convinto che «il futuro federalismo dovrà essere solidale. Se il federalismo terrà conto delle diverse realtà del Paese e interverrà per armonizzare le esigenze non creando freni allo sviluppo delle aree forti e sostenendo la crescita di quelle più fragili, potremo offrire all'Italia l'opportunità di continuare ad essere un grande paese, prospero, libero e sicuro».

Non trascurare aspettative del Mezzogiorno - «Il federalismo fiscale - ha sottolineato Schifani - dovrà fornire giuste risposte al malessere del Nord ma non potrà trascurare le giuste aspettative del Mezzogiorno. D'altra parte i ritardi del Sud non possono tutti essere consapevolmente attribuiti a incapacità o ancor peggio a negligenze». La classe politica meridionale, il suo ceto imprenditoriale, tutta la società devono fare la propria parte e l'hanno cominciata a fare», ha detto la seconda carica dello Stato.

Efficienza amministrativa - «La Sicilia e il Mezzogiorno hanno dimostrato in questi ultimi anni di possedere gli anticorpi, dando luogo a fenomeni di buon governo e di efficienza amministrativa, e dimostrando, inoltre, come saper contrastare il fenomeno della criminalità organizzata». «Siamo noi stessi, gente del Sud, che ci siamo ribellati e abbiamo rialzato la testa». Schifani ha ricordato gli imprenditori che si sono ribellati alla mafia, e lo Stato che non li ha lasciati soli. «Siamo fieri che finalmente la Sicilia, così come altre realtà del Sud, sappiano camminare a testa alta. E' lo Stato tutto che vince assieme a loro. Se il Sud cresce, cresce tutta l'Italia», ha concluso.