20 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Conferenza regionale sulla sicurezza

In Toscana reati diminuiti del 12%

Il prefetto di Firenze propone un censimento insieme ai comuni delle situazioni a rischio

Una diminuzione del 12% dei reati a livello regionale nel 2008. Questo il dato che emerge dalla Conferenza regionale sulla sicurezza che si è riunita oggi a palazzo Medici Riccardi. Un appuntamento periodico nel corso del quale i prefetti della Toscana, i vertici regionali e provinciali delle forze dell’ordine, gli amministratori locali e i rappresentanti dell’autorità giudiziaria tracciano un quadro dei risultati raggiunti nell’anno precedente e delineano le principali strategie di intervento per l’anno in corso.

«Un anno di lavoro intenso che ha consentito di raggiungere risultati davvero lusinghieri – ha detto il prefetto Andrea De Martino nella relazione di apertura – con una significativa riduzione dei reati, -12% a livello regionale».

All’inizio del 2008 era stato deciso di puntare al contrasto, in particolare, di quattro fenomeni che destavano maggior allarme: reati predatori, produzione e traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, contraffazione di marchi e prodotti industriali.

«Se si sono raggiunti risultati positivi – ha continuato De Martino - lo si deve certamente al forte, generoso, martellante impegno delle forze di polizia e dell’Autorità giudiziaria, e degli uomini e delle donne la cui guida è loro affidata».

Il prefetto ha ricordato poi altri fattori che hanno permesso una efficace azione di contrasto della criminalità. Fra questi, gli accordi di collaborazione elaborati e sottoscritti dalle prefetture con i comuni, le province e gli altri soggetti istituzionali. Risultati concreti sono giunti anche dal forte potenziamento delle attività di prevenzione, concordate tra questori e comandanti provinciali dei Carabinieri. Sicuramente positive – ha proseguito De Martino - la costituzione di servizi associati di polizia municipale e l’installazione e l’incremento di sistemi di videosorveglianza nelle realtà urbane.

Per quanto riguarda gli obiettivi 2009 le strategie operative punteranno a contrastare:
scippi e borseggi, rapine nelle abitazioni e negli uffici postali;
i reati economico-finanziari come l’usura, l’esportazione di valuta, gli affitti in nero, la contraffazione, le sofisticazioni alimentari;
i fenomeni delinquenziali e di illegalità diffusa che nascono dal degrado e dallo scarso decoro urbano.

«La sicurezza urbana è un bene da tutelare nell’ambito di ciascuna comunità locale per migliorare gradualmente le condizioni di vivibilità civile e di coesione sociale – ha aggiunto ancora De Martino - e in tal senso i sindaci sono stati chiamati a intervenire dalla legge 125/2008 per prevenire e contrastare, con poteri di ordinanza, situazioni urbane di degrado e di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, i fenomeni di violenza legati all’abuso di alcol».

La proposta del prefetto è quella di far sì che prefetture e comuni intraprendano nel corso dell’anno un censimento delle situazioni di maggior rischio nei diversi territori, in modo da programmare gradualmente gli interventi.

La Regione Toscana sta già lavorando ad una nuova legge per fornire ai comuni strumenti per una progettazione urbana che tenga presente il tema della prevenzione della criminalità.