2 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Contrasto alla criminalità

Beni confiscati alla criminalità

On line la relazione annuale del Commissario straordinario di Governo

Sono stati complessivamente 966 nel 2008 i beni confiscati alla criminalità organizzata destinati a fini di utilizzo sociale o istituzionale a fronte dei 684 nel 2007, con un aumento percentuale pari a 69,47. Questi ed altri tipi di dati sono forniti nella Relazione annuale del Commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali, consultabile on line sul sito del Governo.

I numeri testimoniano i risultati positivi dell'attività di raccordo ed impulso svolta dal Commissario straordinario, istituito nel novembre 2007 come organismo centrale di coordinamento operativo tra le autorità coinvolte nella gestione del bene confiscato: Autorità giudiziaria, Prefetture, Agenzia del Demanio, Enti locali, associazioni e cooperative.

Il Commissario governativo ha, infatti, il compito di 'fluidificare' il percorso complesso che dal sequestro del bene porta alla sua effettiva utilizzazione per scopi sociali o istituzionali. Un iter composto di una fase giudiziaria e di una fase amministrativa finalizzata alla destinazione e all'uso del bene, con un tasso di frammentazione che allunga i tempi e rende meno incisivo l'intervento dello Stato.

L'obiettivo finale è, infatti, la valorizzazione del bene confiscato attraverso il suo reimpiego a favore della collettività. Da qui le funzioni di raccordo attribuite a questo organismo governativo, che ha anche compiti di studio e analisi per individuare soluzioni alle problematiche relative alla gestione del bene.

Il ministero dell'Interno ha attribuito al Commissario di Governo la responsabilità di gestione dell’Obiettivo 2.5 'Migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata' del Programma Operativo Nazionale (PON) 'Sicurezza per lo sviluppo obiettivo convergenza' 2007/2013, che prevede 91.546.293 Euro per il finanziamento di interventi su beni confiscati.

Sono state attivate, inoltre, forme di collaborazione con il ministero della Giustizia e con l'Agenzia del Demanio per realizzare una banca dati unitaria che consenta di monitorare il bene dal momento del sequestro a quello del reimpiego.