«Voto Franceschini ma necessari ulteriori chiarimenti»
E’ quanto ha dichiarato il senatore del Pd, Vincenzo Vita, nel suo intervento all’Assemblea del Pd in corso alla Fiera di Roma
«Chi di noi si riconosce nella storia e nella cultura della sinistra del partito ha avuto molti dubbi e non poche perplessità sulle scelte di mesi, che spesso non ci hanno convinto.
Alla sincera amarezza per le dimissioni di Walter Veltroni va aggiunto, però, un giudizio critico sul quadro in cui stiamo. Aggravato da uno scarso coinvolgimento nel dibattito, nella riflessione, nelle scelte. In me e in altri c’era, dunque, contrarietà, distanza, persino rassegnazione».
E’ quanto ha dichiarato il senatore del Pd, Vincenzo Vita, nel suo intervento all’Assemblea del Pd in corso alla Fiera di Roma.
«Nelle ultime giornate - ha aggiunto Vita -, a fronte della delicatezza della situazione, si è pensato di ascoltare, di verificare: la collocazione del Pd in Europa, la laicità delle istituzioni, il lavoro, la questione morale, la battaglia culturale contro il berlusconismo».
«Le considerazioni svolte da Dario Franceschini hanno fornito diverse rassicurazioni. Non tutte. Tuttavia, ci è parso chiaro che oggi eleggiamo un segretario di garanzia per arrivare al congresso, per non lasciare vuoti».
«E in questo nuovo percorso – ha detto ancora Vita nel suo intervento -, in cui è essenziale una direzione collegiale, la cultura politica della sinistra è cruciale. Il Pd non si salva se è un generico contenitore neo centrista, bensì se si afferma come moderno partito riformatore: un partito di massa, radicato, di popolo, aperto al dialogo con la sinistra plurale, un vero intellettuale collettivo, come Gramsci ci ha insegnato.
«Serve infine una modifica dello Statuto, che riveda i tratti troppo plebiscitari del nostro universo».