29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Un’inchiesta sul primo grande crac bancario della storia

La crisi finanziaria? Una storia vecchia di 715 anni

Lo rivela Storica National Geographic, il nuovo mensile di RBA Italia, in edicola da domani 19 febbraio

Milano – Tassi di interesse alle stelle, indebitamenti, fallimenti e debitori insolvibili: non stiamo parlando di attualità, ma del primo vero crac finanziario della storia, che nasce proprio in Italia nel 1294 e che presenta impressionanti analogie con la crisi economica che riempie le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo.

A svelarlo è Storica National Geographic, il nuovo mensile dedicato agli appassionati di storia e non solo, edito da RBA Italia e diretto da Giorgio Rivieccio, in edicola da domani con il primo numero.

Le sorprendenti similitudini tra il periodo buio che sta attraversando l’economia mondiale e la grave crisi che sconvolse il XIII secolo riguardano sia la grave carenza di liquidità, sia l'eccessiva facilità con cui le società finanziarie italiane, ubicate principalmente in Toscana, concedevano prestiti, soprattutto a regnanti e grandi istituzioni europee; prestiti che difficilmente venivano poi completamente estinti, portando le stesse società finanziarie al fallimento. Soprattutto perché erano gravati da tassi di interesse che sfioravano anche il 45-50 per cento.

Un altro aspetto curioso portato alla luce dall’articolo, riguarda l’attività dei banchieri e delle compagnie finanziarie del Tardo Medioevo che era sorprendentemente all’avanguardia per l’epoca: già conosciuto e ampiamente diffuso era il denaro virtuale, che permetteva di eseguire transazioni finanziarie per lettera evitando lo scambio di contanti.

Questo e numerosi altri servizi, tra cui la scoperta del più antico monumento all’anima risalente all’800 a.c., la stele semitica di Zincirli, riempiono il primo numero di Storica National Geographic, in edicola da domani, giovedì 19 febbraio.