15 ottobre 2025
Aggiornato 15:00
Immigrazione clandestina

La proposta del Governo di trasformare i medici in ufficiali di polizia è xenofoba e razzista

Questa l’opinione di Alfonsina De Felice, assessore all’Immigrazione della Regione Campania

NAPOLI - «La proposta del governo di trasformare il personale medico in ufficiali di polizia con l’obbligo di segnalare alle autorità gli immigrati irregolari va nella direzione della xenofobia e del razzismo».
Questa l’opinione di Alfonsina De Felice, assessore all’Immigrazione della Regione Campania.

«Xenofobia e razzismo stanno caratterizzando i provvedimenti governativi. Proseguendo su questo terreno, con la gogna mediatica che incombe sugli immigrati e le leggi razziali che si intendono approvare, si rischia di distruggere quel poco di integrazione sociale che con fatica abbiamo costruito in questi anni.

«Il rischio di essere denunciati dal medico spingerà sicuramente gli immigrati a ricorrere ad una sanità clandestina, con una maggiore minaccia alla salute e una moltiplicazione dei ghetti, non solo abitativi, ma anche sanitari, sociali, culturali.

«Da questo punto la divisione in due categorie, cittadini e immigrati, esseri umani con e senza diritti, diventa concreta. Stabilendo il principio per cui gli irregolari non hanno diritto alla salute, diventa impossibile attivare qualsiasi politica dell’integrazione: gli immigrati divengono automaticamente dei fantasmi, sempre più preda del lavoro nero e della criminalità organizzata.

«Ci sono molte ragioni per dissentire da questa norma ingiusta, a cominciare dalla dichiarazione dei diritti dell’uomo fino alla violazione delle competenze che, in materia di sanità, sono attribuite alle Regioni. Perciò metteremo in campo tutte le iniziative utili per contrastare questo disegno», conclude l’assessore De Felice.