19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Il ministro dell'Interno li ha illustrati a Londra alla collega britannica Jacqui Smith

G8: Maroni presenta le priorità della Presidenza Italiana

«Le nostre priorità saranno la sicurezza urbana, l'immigrazione, la lotta al terrorismo internazionale, alla criminalità organizzata, all'abuso sui minori e in particolare alla pedopornografia online»

Piena convergenza tra Italia e Gran Bretagna sui temi che la Presidenza italiana del G8 vuole portare all'attenzione degli altri Paesi. E' quanto emerso al termine dell'incontro che il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha avuto oggi a Londra con la responsabile dell'Home Office Jacqui Smith, alla quale ha illustrato le priorità dell'esecutivo italiano per la riunione dei ministri di Interno e Giustizia del G8, in calendario a Roma il 28 e 29 maggio.

«Le nostre priorità - ha detto Maroni - saranno la lotta al terrorismo internazionale, l'immigrazione, l'abuso sui minori e in particolare la pedopornografia online, sulla quale Smith ha chiesto di fare una relazione sulle attività di contrasto britanniche. Ci sarà poi la lotta alla criminalità organizzata, e in particolare l'attacco ai beni dei mafiosi, un tema sul quale Smith è particolarmente interessata all'esperienza italiana, alle nostre tecniche che vuole condividere per arrivare a colpire i beni a livello transnazionale. Basti pensare che solo in Italia i sequestri di beni sono stati per 1,5 miliardi di euro nel 2007, e 4,3 miliardi nel 2008».

«C'è poi il capitolo della sicurezza urbana - ha proseguito - su cui noi abbiamo varato molte misure, come i maggiori poteri ai sindaci, i fondi speciali per la sicurezza urbana in finanziaria, l'uso dei militari che ha dato risultati molto positivi, e la possibilità per i cittadini di associarsi per il controllo del territorio, sotto il controllo dei sindaci, che nei piccoli comuni sono l'autorità di pubblica sicurezza. In Gran Bretagna c'è questo problema delle bande giovanili, e il ministro ha espresso forte condivisione per l'attenzione che vogliamo dare a questo punto della sicurezza nelle città».

Maroni ha poi parlato dell'immigrazione: «Occorre contrastare l'immigrazione clandestina anche prevenendola nei paesi d'origine, non con un intervento repressivo ma di sviluppo in questi paesi, e con accordi bilaterali e multilaterali».

Il modello inglese è «molto efficace, anche se hanno problemi diversi dai nostri - ha affermato il ministro - la differenza principale è che loro possono trattenere gli immigrati nei centri di identificazione senza limiti di tempo, mentre noi abbiamo due mesi».

«Noi condividiamo molte delle politiche britanniche - ha concluso - che abbiamo inserito nel pacchetto sicurezza. La Gran Bretagna le attua da anni senza che nessuno si scandalizzi; è un'esperienza positiva, continueremo sulla strada del rigore che qui si segue da molto tempo».