29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Latitante dal 2006 era tra i primi cento ricercati d'Italia

Camorra: arrestato a Santo Domingo Ciro Mazzarella, boss di Napoli

Attualmente reggeva le redini del clan impartendo anche dall'estero le direttive per la gestione dei traffici di sostanze stupefacenti

Ciro Mazzarella, nipote dell'omonimo capo clan della famiglia malavitosa con roccaforte nella zona del mercato di Napoli, è stato arrestato ieri sera a Santo Domingo dagli uomini della Guardia di Finanza di Napoli in collaborazione con il personale dell'Interpol. L'uomo era ricercato da due anni. Le indagini coordinate dal Pm, della Direzione Investigativa Antimafia napoletana Sergio Amato, sono state condotte dai finanzieri di Napoli che hanno catturato il pregiudicato sull'isola caraibica.

L'uomo, 38 anni, era inserito tra i primi 100 latitanti dello speciale elenco del ministero dell'Interno.

Mazzarella si rese latitante lo scorso 25 novembre 2006 quando fu destinatario di un decreto di fermo insieme al fratello Francesco e ad altri 17 indagati. Un'operazione che azzerò la struttura di vertice del clan e che, nel febbraio 2007, colpì direttamente il padre, Gennaro. L'uomo è attualmente imputato, insieme al padre e al fratello (già detenuto in regime di 41 bis), come esponente di vertice dell'omonimo sodalizio criminale.

Ciro Mazzarella, proprio a causa della detenzione di entrambi i suoi congiunti, reggeva attualmente le redini del clan tenendosi costantemente informato degli attuali equilibri criminali e impartendo, anche dall'estero, le direttive necessarie per guidare il clan. Comandi soprattutto per la gestione dei traffici di sostanze stupefacenti, ma anche in merito ai recenti contrasti armati che si sono registrati proprio sul territorio controllato dai Mazzarella. Un ruolo di primo piano confermato anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Mazzarella sarà in Italia nel pomeriggio di oggi dopo essere stato instradato dalla polizia dominicana.