19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Basta allo scontro. Solidarietà al presidente Napolitano

La politica ritrovi il dialogo

Il presidente della Cia Giuseppe Politi invita tutti ad abbassare i toni. Le difficoltà del momento richiedono un confronto pacato e costruttivo

«Non è certo il momento dello scontro e dei conflitti istituzionali. La politica deve necessariamente abbassare i toni. C’è bisogno di un confronto più pacato e costruttivo. La gravità della crisi economica e sociale che sta vivendo il nostro Paese ha necessità di risposte valide e concrete che possono solo scaturire dal dialogo sereno tra gli organismi istituzionali e le forze politiche». L’invito è stato rivolto dal presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi preoccupato per le accese polemiche «che rischiano di degenerare ed aprire una fase drammatica per la nostra democrazia».

«Gli attacchi di cui è stato fatto oggetto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, supremo garante della Costituzione, ci appaiono -sottolinea Politi- assurde e, quindi, assolutamente condannabili. Il Capo dello Stato, che ha sempre dimostrato equilibrio e forte senso della democrazia e dei valori civili, merita il massimo rispetto. E per questo motivo va al presidente Napolitano tutta la nostra solidarietà e il nostro vivo ringraziamento per il ruolo che sta svolgendo e per la coraggiosa difesa della democrazia e della Carta costituzionale che va rispettata e onorata da tutti».

«Come rappresentante di un’importante forza sociale ed economica, chiedo, quindi, a tutti di ritrovare -sollecita il presidente della Cia- quello spirito collaborativi che permetta di affrontare le difficoltà e riprendere la strada di uno sviluppo equilibrato e duraturo. Proseguire nello scontro e nella polemica, significa minare le basi della nostra democrazia, alimentare strumentalizzazioni, demagogie e allontanare quella ripresa che tutti auspicano. Le conseguenze sarebbero disastrose. Ecco perchè servono dialogo e pacatezza, ma soprattutto presa di coscienza dei problemi che vanno risolti con il concorso di tutti».