20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Ricerca e innovazione

Finanziata l’innovazione come strumento competitivo

Ulteriori 60 milioni di euro arrivano dall’Europa

VENEZIA - E’ormai evidente l’importanza che viene assegnata alla ricerca e all’innovazione per la competitività del nostro sistema di sviluppo da tutti i soggetti pubblici che hanno compiti di programmazione, e cioè l’Unione europea, lo Stato e la Regione del Veneto. La crisi economica e finanziaria globale che sta interessando purtroppo anche le nostre sette province accentua l’impegno delle aziende a migliorarsi per rendersi più competitive sul mercato internazionale.

Per questo l’Autorità portuale di Venezia ha scelto di promuovere per le aziende venete che si occupano di logistica un percorso conoscitivo e formativo così da accedere con successo ai finanziamenti regionali. Le lezioni si terranno nella chiesetta di Santa Marta a Venezia per quattro pomeriggi a cominciare dal 13 febbraio. Di innovazione come strumento competitivo si è parlato questo pomeriggio a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, in un incontro che l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha avuto con il presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa.

Programma operativo regionale - «La Regione del Veneto - ha spiegato l’assessore Sartor - ha messo a bando 20 milioni di euro e ulteriori 60 milioni di euro arriveranno dall’Europa con il programma operativo regionale. Le risorse regionali saranno a disposizione per sostenere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, per stimolare l’innovazione, per diffondere il trasferimento tecnologico, per supportare i diritti di proprietà industriale delle piccole e medie imprese, per incentivare la nuova imprenditoria in settori a più elevato contenuto tecnologico. Mentre i finanziamenti europei saranno utilizzati per attivare processi e reti sovraprovinciali di innovazione e per istituire strutture qualificate per l’attività di ricerca all’interno delle aziende.» Per il presidente Costa il porto di Venezia e l’interporto possono generare valore e produrre ricchezza: possono davvero rappresentare «l’epicentro» di una piattaforma logistica del Nord est che comprende l’interporto di Verona, il porto di Trieste, l’interporto di Padova e i magazzini generali, l’interporto di Rovigo, lo scalo di Cervignano, Udine e il sistema aeroportuale triveneto.

Brand Venezia - Si tratta di una piattaforma logistica che per l’assessore può essere un volano concreto per l’economia locale che può contare sul valore del brand Venezia, su un volume di flussi turistici unico in Adriatico, su una delle maggiori estensioni di aree industriali portuali costiere d’Europa, su uno snodo logistico strategico verso la Germania e le ex repubbliche jugoslave. Un ultimo elemento che specifica la consistenza economica del settore è la presenza di tre distretti veneti: il distretto della cantieristica nautica a Venezia (120 imprese e 932 addetti); il meta distretto logistico veneto a Verona (267 imprese e 22 mila addetti); il distretto nord est packaging di Vicenza (132 imprese e 5 mila addetti).