28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Giunta Iervolino

Napoli, il Pd difende l'indifendibile, la Iervolino si dimetta

Questo il commento dei deputati della Lega Nord, Massimo Bitonci e Corrado Callegari alla mozione per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli e all'abbandono per protesta di pd e idv

«Come al solito i parlamentari del pd che chiedono di far squadra al nord su temi importanti quali la buona politica, poi si tirano indietro e abbandonano l'aula quando si tratta di votare contro la mala gestione del Comune di Napoli e la rimozione del sindaco, complice del dissesto amministrativo, pur di difendere i compagni di partito». Questo il commento dei deputati della Lega Nord, Massimo Bitonci e Corrado Callegari alla mozione per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli e all'abbandono per protesta di pd e idv. «Il pd in questo momento e' in gran confusione - continua la nota - portatori di buona gestione sul territorio e difensori di mala gestione a Roma. Per i cittadini veneti - concludono i deputati leghisti - l'unico partito che porta avanti istanze a favore della gente e' solo la Lega».

«Non è possibile che un sindaco cerchi di salvarsi dagli errori che ha commesso nelle sue scelte politiche dicendo che ha le mani pulite, perché si presuppone per certo e doveroso che ogni sindaco di questo Paese abbia le mani pulite. Ma un conto è essere onesti, e su questo non abbiamo nulla da obiettarle, altro conto è essere capaci. Una questione di ordine pubblico a Napoli c’è stata e lo sa tutto il mondo. Quindi o si applica il Testo unico degli enti locali che prevede la rimozione di amministratori assolutamente incapaci, oppure aboliamolo e ognuno faccia quello che vuole.» Ha rincarato in sede di dichiarazione di voto il vicepresidente dei deputati leghisti Luciano Dussin, motivando «il convinto voto favorevole» del gruppo della Lega Nord alla mozione per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli e la rimozione del sindaco Rosa Russo Iervolino.

«Nel comune di Napoli e nel consiglio regionale in Campania sembra di essere di fronte a dei fortini controllati da amministratori che lavorano a salvaguardia solo delle loro posizioni. Prova ne è – spiega Dussin - che i partiti hanno chiesto loro un passo indietro, ma hanno rifiutato anche a costo di essere espulsi da questi partiti, perché vogliono garantirsi la loro posizione fino all’ultimo giorno del loro mandato. Non ha importanza per loro se la città si è dissociata dal loro comportamento politico, se i partiti li sentono come un peso enorme da scaricare: loro vogliono rimanere al loro posto, facendo finta che non sia successo nulla, ma il tempo e la volontà dei cittadini di cambiare amministrazione comunque avranno il sopravvento.»

«Il comune di Napoli e la regione Campania, che sono accomunate in questa vicenda, - continua il parlamentare leghista - pagano a carissimo prezzo errori derivanti da responsabilità politiche chiarissime. Il sindaco Jervolino, ma anche il presidente della regione Bassolino, per vincere le elezioni hanno aggregato delle forze politiche che, per ideologie e programmi, sono assolutamente inconciliabili tra loro, col risultato dell’assoluta ingovernabilità di quei territori. Far finta che questo problema a livello di governo locale non esista è un errore politico. Quello che il mondo ha visto a Napoli non merita neanche commenti: una città devastata dai rifiuti, una giunta dimezzata dagli arresti non meritano commenti. Per la Iervolino, però, le questioni di etica pubblica hanno solo lambito l’amministrazione comunale ma – conclde Dussin - se l’arresto di mezza giunta vuol dire lambire l’amministrazione comunale, è come dire che l’eruzione del Vesuvio lambì Pompei!»