2 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Immigrazione ed integrazione

Chiocchetti: «Necessaria analisi seria di quello che è avvenuto»

«Oggi, in una bella intervista sul Corriere della Sera, ho avuto modo di leggere le coraggiose parole del Presidente della Commissione Antimafia Pisanu»

«Oggi, in una bella intervista sul Corriere della Sera, ho avuto modo di leggere le coraggiose parole del Presidente della Commissione Antimafia Pisanu – nota Maurizio Chiocchetti, Responsabile PD Italiani nel mondo - dove, tra le altre cose, asserisce che, «tolleranza zero non significa nulla e ho avuto la sensazione che questa affermazione servisse a giustificare l’intolleranza».

«Abbiamo la riprova che se si continua a gridare al lupo al lupo sempre e comunque, qualcuno si sentirà autorizzato ad usare la violenza, non necessariamente di stampo razzista. L’irresponsabilità gravissima di questa destra che per scopi tutti politici è quella di aver liberato la bestia. Ho paura che stiamo assistendo ai primi segni».

«Pagheremo a caro prezzo queste scelte. Anche per il futuro, temo. Anche e soprattutto in Italia - continua Chiocchetti - grazie alle idee propugnate dalla destra, l’immigrazione prima è stata catalogata come mero fenomeno di ordine pubblico e di sicurezza, tendendo a fomentare la paura del diverso da noi, sotto il profilo etnico, culturale, religioso. E oggi, su questo terreno già molto pericoloso, si inizia a registrare l’immigrazione sotto lo spauracchio della possibile e grave concorrenza rispetto al proprio posto di lavoro e al proprio reddito. Mentre è vero esattamente il contrario: la presenza di immigrati costituisce un contributo forte e reale alla nostra ricchezza, personale e di Paese. E non mi riferisco esclusivamente ai termini economici».

«Anche gli inglesi, e probabilmente chi oggi è chiamato a pagare di più la pesante crisi economica ed occupazionale che attraversa il mondo intero, sono animati dalle stesse paure e fragilità. Ancor più, forse, non ritenendosi particolarmente legati alle vicende dell’Europa Comune».

«Non è il mio, un pensiero di rassegnazione, una resa – conclude Chiocchetti - al contrario, sono convinto che solo attraverso l’analisi approfondita di questi fenomeni di portata mondiale, che hanno però profonde implicazioni culturali locali e nazionali, si possono trovare le risposte più efficaci. Abbiamo l’obbligo di farlo ma non sono sicuro che tutti, a partire dalla politica, abbiano intenzione di prendere questo toro per le corna».