19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Non esistono più molti margini di manovra e di tempo

“Subito le necessarie riforme o si va alle urne”

Lo dichiara l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino

PALERMO - «Non esistono più molti margini di manovra e di tempo, di vertici di maggioranza o chiarimenti, per dare alla Sicilia l’impulso necessario per avviare quella necessaria ricostruzione per rilanciarla. Maggioranza parlamentare o geometrie variabili sono diventate le strade per ottenere quelle riforme senza le quali il nostro futuro può diventare nebuloso. Occorre il massimo rigore per un serio risparmio economico capace di rilanciare le politiche per il lavoro, come ribadito tra l’altro dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello». Lo dichiara l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino.

«Per questa urgente, necessaria, non più differibile ricostruzione - prosegue Cimino - è necessario e vitale che tre provvedimenti diventino subito legge: il riordino degli Ato, quello della sanità, così come il regime d’aiuto e il bilancio della Regione. Sono provvedimenti che si possono approvare seguendo il naturale percorso parlamentare di una maggioranza proponente o in alternativa ricorrendo, appunto, alle geometrie variabili».

«A Roma, quando cadde il governo Prodi - conclude l’assessore - fu sostituito da quello presieduto da D’Alema. Oggi il governo Berlusconi utilizza il voto di fiducia per fare passare un provvedimento. Non ottenendolo, il Capo dello Stato avvierebbe le consultazioni per la formazione di un nuovo governo. In Sicilia questo non è possibile: se Lombardo oggi chiedesse la fiducia sui tre provvedimenti che ho menzionato e non la ottenesse, sappiamo tutti che bisognerà ritornare alle urne perché il popolo elegga direttamente il presidente della Regione e rinnovi il Parlamento».