27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Commissione Pesca dell’Euroregione Adriatica

Euroregione adriatica: piano di lavoro 2009 per la pesca

Progetti concreti capaci di determinare un miglioramento duraturo degli ecosistemi marini, garantendo prospettive di sviluppo socio-economico sostenibile per le popolazioni costiere

VENEZIA - Avviare azioni di sensibilizzazione istituzionale, a partire dall’Unione Europea, e progetti concreti capaci di determinare un miglioramento duraturo degli ecosistemi marini, garantendo prospettive di sviluppo socio-economico sostenibile per le popolazioni costiere le cui economie dipendono dalla pesca e dall’acquacoltura.

E’ questo l’obiettivo strategico che la Commissione Pesca dell’Euroregione Adriatica si è posta per il 2009 nel corso della riunione a Venezia in cui ha delineato il programma di lavoro annuale presentato dall’assessore veneto alla pesca Isi Coppola che della commissione è la vicepresidente. Ai lavori, presieduti da Marin Milkovic (Zara), è intervenuto anche Pierluigi Bolla presidente di Informest, l’agenzia del nord-est per lo sviluppo della cooperazione economica internazionale. L’Euroregione Adriatica è l’associazione di cooperazione tra enti e istituzioni dei paesi che si affacciano sul Mare Adriatico. Costituita a Pola, in Croazia, a fine giugno del 2006, comprende tutte le Regioni italiane adriatiche, regioni municipalità e cantoni di Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e le Repubbliche di Montenegro e Albania.

L’assessore Coppola, presentando le proposte di lavoro, ha ringraziato la Commissione per l’operatività che ha saputo dimostrare. Il programma per il 2009 – ha aggiunto – è stato elaborato secondo un modello flessibile, tenendo conto dei risultati finora conseguiti, dell’evoluzione dei programmi europei di interesse per l’Adriatico e anche dell’attuale situazione di crisi, sia a livello globale sia specificamente nel settore della pesca. L’assessore Coppola ha sottolineato come sia fondamentale per la commissione diventare un interlocutore forte dell’Unione Europea, rappresentando un fronte unico di realtà con obiettivi e programmi comuni e con una filosofia assolutamente condivisa su come operare nel mare Adriatico.

Sarà quindi promosso quanto prima un incontro con la Commissione Pesca europea. Per il 2009 diventa prioritario anche accrescere la collaborazione tra le strutture tecniche regionali della pesca per consentire la costruzione di una rete transfrontaliera di osservatori socio-economici dell’Adriatico in grado di dare il necessario supporto conoscitivo per una migliore applicazione delle politiche nel settore ittico. In questa direzione sta già operando l’Osservatorio dell’Alto Adriatico di Chioggia. Sulla base di queste linee di indirizzo saranno avviati progetti operativi di sviluppo sostenibile della pesca, da proporre al finanziamento europeo nei prossimi bandi, in particolare sul nuovo programma IPA (Instrument for Pre-Accession Assistance) Adriatico, che per un triennio prevede una dotazione finanziaria complessiva di 290 milioni di euro.