«Non sarà un federalismo solidale perché le partenze sono diseguali»
Uda (Fnp Cisl): «Ci sarà un aggravio di prelievo fiscale»
«Non sono ideologicamente contro il federalismo fiscale -dice-, anche se non credo sia la prima emergenza in questo Paese». Lo ha affermato Antonio Uda, segretario generale dei pensionati Cisl (Fnp), intervenendo al convegno sul tema organizzato a Bologna dalla Cisl Emilia-Romagna. «Con tutte le assicurazioni che non ci sarà un aggravio della spesa pubblica e di costi -afferma Uda- sono preoccupato che per la prima volta si presenti un disegno di legge e che lo stesso ministero dell'Economia dica che i conti non sono ancora fatti. E'come se uno presentasse un progetto di acquisto di una casa senza sapere quanto spenderà. E' la stessa cosa».
Poi, «come si fa a pensare che si decidano compiti e funzioni e quindi anche risorse finanziarie e contemporaneamente si dica che anche il Mezzogiorno ci guadagnerà? -si chiede l'esponente Fnp-». Sostenendo che «è come dire che, in virtù del principio dell'articolo 3 della Costituzione, quando parli di federalismo tutte le attuali diversificazioni di qualità e quantità di offerta dei servizi, soprattutto nel socio sanitario ma anche in altri segmenti di attività, saranno eliminati. Io credo che questo non avverrà -ribatte Uda-. Le partenze saranno diseguali. A spesa costante vi dovrebbe essere un riequilibrio e quindi un'applicazione dei principi universali dei diritti ai servizi per le persone. Non ci credo» -afferma ancora Uda.
«La realtà è che la Lega, che è forte, ricatta su questo argomento -sostiene il sindacalista-. Ne ha fatto una battaglia di principio per il nord. E come tale sta vincendo questo tipo di battaglia. Capisco -aggiunge- che anche il risultato elettorale dia loro ragione, perché evidentemente la popolazione del nord si è convinta della bontà della stessa, anche se non sempre, credo, la popolazione abbia chiaro i contorni di una proposta politica ed economica. Avrei capito -rilancia il segretario nazionale dei pensionati Cisl- se avessero presentato il federalismo fiscale e contemporaneamente avessero proposto l'abolizione delle province, che è un'istituzione obsoleta ed anacronistica, ma che per alcuni partiti sono la risposta di occupazione di dirigenti che non trovano collocazione agli altri livelli di rappresentanza istituzionale (Parlamento, regione, Comuni). Questa è la verità».