28 agosto 2025
Aggiornato 14:30
Il Silp Cgil di Genova sull'impiego dell'esercito in città

Genova non ha bisogno dell’esercito più risorse e meno demagogia!

«Confidiamo sulle istituzioni locali presenti nel comitato per l’ordine e sicurezza pubblica»

GENOVA - Ancora una volta il Silp - Cgil deve intervenire a tutela dell’immagine della categoria, sottoposta continuamente a strumentalizzazioni demagogiche dovute agli affanni di chi dovrebbe trovare soluzioni serie per la sicurezza dei cittadini e invece continua a rincorrere il problema cercando di mettere delle pezze qua e là.

Lo abbiamo detto e lo diremo senz’alcuna esitazione: le nostre città non hanno bisogno dell’esercito per garantire la sicurezza dei cittadini. E’ incredibile che nessuno rammenti i contenuti della legge di riforma del 1981 (legge 121). Una norma emanata 30 anni fa che dovrebbe insegnare e molto a chi si avventura in proclami pro esercito per dare una risposta alla gente.

Una ricetta sbagliata che contiene un messaggio sfalsato che indebolisce una impostazione ed un modello di Ordine Pubblico che deve essere tutelato e non smantellato.

Ma com’è possibile pensare che a Genova si possa dire ai cittadini, che per la tipologia d’insicurezza presente sul territorio, si possa ricorrere all’Esercito?

Siamo sbalorditi di fronte a dichiarazioni che passano dall’elogio al ruolo fondamentale e preventivo della cosiddetta Polizia di Prossimità al possibilismo sull’impiego dei soldati nella nostra città.

Non si scherza con la professionalità della nostra categoria e soprattutto si deve fare molta attenzione a non alimentare paura tra la gente.

Le Forze dell’Ordine a Genova devono recuperare il proprio ruolo attraverso l’arrivo di nuove risorse, quindi non è accettabile che il Governo preferisca investire e spendere per far confluire soldati nelle nostre strade.

Per recuperare l’efficacia dell’insostituibile funzione preventiva della Polizia di Stato occorre che chi ha la responsabilità politica e istituzionale si convinca, finalmente, dell’importanza del coordinamento tra le forze in campo.

Strumenti importanti come quello rappresentato dal «Patto per Genova Sicura» devono essere rispettati nei contenuti e non venduti mediaticamente senza essere concretizzati.

In attesa delle scelte Governative, auspicando in un totale ripensamento sull’impiego dell’Esercito nelle città italiane, confermiamo fiducia nelle Istituzioni locali, presenti all’interno del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, (Prefetto, Sindaco, Presidente Provincia e Presidente Regione) affinché Genova continui a restare senza la presenza di soldati nelle proprie vie.

Il Segretario Generale Provinciale
Roberto TRAVERSO