25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
TgWeb “settimana politica”

«I parlamentari del sud sappiano vincere insieme la partita sul federalismo fiscale»

Così il presidente Raffaele Lombardo, al microfono al TgWeb, dopo l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge delega sul federalismo fiscale

PALERMO - «Le prerogative dello Statuto siciliano? Bisognerà difenderle, non ci illudiamo che la nostra autonomia speciale sia, soprattutto al Nord, gradita o tollerata. Adesso si tratta di farci valere, anche se credo che la Regione siciliana la sua parte l’abbia già fatta alla grande. Certamente questa legge non è una delega in bianco: quando si passerà ai decreti attuativi la palla passerà al governo ma anche a noi che, sul piano politico e sul piano sociale, dobbiamo acquisire la coscienza della delicatezza del momento. Se in questa fase i parlamentari del Sud, al di là dello schieramento cui appartengono, sapranno unirsi e lavorare insieme, credo che tutte le nostre aspettative potranno essere tutelate e sostenute».

Così il presidente Raffaele Lombardo, al microfono al TgWeb, dopo l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge delega sul federalismo fiscale. Nel corso dell’intervista, che fa il punto sulla settimana politica appena trascorsa, il governatore torna a parlare della riforma sanitaria. «Qualcuno - afferma - pensa di fare il suo piccolo gioco politico tirando la corda fino all’intervento di un commissario. Evidentemente non ha capito nulla perché noi gli obiettivi del piano di rientro dobbiamo comunque attuarli. Stiamo cercando di risparmiare e al tempo stesso di migliorare il nostro sistema sanitario e questo processo andrà avanti anche a costo della impopolarità: chi cerca di frenarlo nuoce agli interessi della Sicilia, lo faccia pure ma, prima o poi, il suo gioco verrà smascherato».

Altro tema caldo, la gestione della raccolta dei rifiuti. «Fare una legge che consenta la risoluzione dei problemi è indispensabile, perché purtroppo la realizzazione dei termovalorizzatori non può certo dirsi dietro l’angolo. Bisogna, allora, restituire alle amministrazioni locali il controllo del sistema perché, evidentemente, la presenza di amministratori esterni ha finito per deresponsabilizzarle. E, invece, spetta a loro controllare che il servizio funzioni bene, guidarlo e garantire che i cittadini paghino la tariffa».

Sull’emergenza clandestini, Lombardo rileva come «sia sconcertante che l’Europa non si occupa di un problema che non si risolve rispedendo facilmente a casa la gente ma trattando l’Africa in maniera diversa. O si investe lì per creare un minimo di benessere, sottraendo quelle popolazioni alla disperazione, oppure si assisterà ad un dramma senza fine».

Nell’agenda di lavoro del governo figura anche il Consorzio delle Autostrade Siciliane. «Mi dicono che sia l’unico consorzio autostradale d’Europa che è in perdita. Un paradosso al quale dobbiamo porre rimedio anche perché, forse, abbiamo troppi assunti ma poi non riusciamo a fare le manutenzioni e il ministero delle Infrastrutture ha sollevato la problematica. Dobbiamo arrivare ad una gestione diversa e magari pensare di vendere al migliore offerente - un gruppo privato esperto nella gestione di sistemi autostradali - una quota minoritaria. In tal modo potrebbe essere gestito in maniera più proficua ed efficace».
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