Valducci: «Sarà il Pdl degli iscritti e dei registrati»
Lo ha affermato Mario Valducci, responsabile enti locali di Forza Italia, che delinea il futuro del Popolo della Libertà in un’intervista a ’Panorama’ in edicola dal 23 gennaio
«Servono due binari. Uno sarà quello degli iscritti, della politica vissuta a tempo pieno: indispensabile per far funzionare il partito e le istituzioni, per selezionare la classe dirigente. L’altro binario sarà riservato ai registrati, cioè a quelli che ci votano, non sono interessati a impegnarsi nella vita politica, eppero’ vogliono dire la loro. Le decisioni più importanti, dalla scelta dei candidati a quella della linea del partito dinanzi a temi particolarmente delicati, sarà affidata a loro, anche perché una platea così larga, fatta di milioni di persone, costituirà una garanzia».
Lo ha affermato Mario Valducci, responsabile enti locali di Forza Italia, che delinea il futuro del Popolo della Libertà in un’intervista a ’Panorama’ in edicola dal 23 gennaio.«Nel 1993, con l’elezione diretta dei sindaci, iniziò la transizione della prima Repubblica alla nuova Repubblica. Nel 200 arrivò anche l’elezione diretta dei presidenti delle regioni. Adesso questo processo, che si identifica con l’era Berlusconi, deve avere il suo naturale completamento con una grande riforma costituzionale che preveda il presidenzialismo, indispensabile per governare una società che si muove con una rapidità diversa dal passato».
Valducci, nell’intervista a Panorama, commenta la situazione dei rapporti con An: «In An c’e’ ancora una certa propensione a distinguere se stessi dal Pdl. Può essere comprensibile, dopo una così lunga storia politica. Ma agli amici di An, che vedo preoccupati per pesi e contrappesi nel Pdl, dico che il bilancino non e’ un dogma. Per esempio, vedo che oggi le intenzioni di voto per Forza Italia sono sul 30 per cento, quelle per An e Lega intorno al 10».