12 ottobre 2025
Aggiornato 12:00
Sondaggio ISPO

La sinistra continua a perdere consensi

Il dato è ancora più grave se si pensa che il 78% degli intervistati giudica negativamente l’operato dell’opposizione

Il Partito democratico ha perduto altri 2 punti nelle intenzioni di voto: adesso è al 23%, cioè 10 punti in meno rispetto a quanto ottenne lo scorso aprile alle elezioni politiche. Lo rivela l’ultima indagine Ispo pubblicata domenica dal Corriere della Sera. Il dato, soprattutto per Walter Veltroni, è ancora più grave se si pensa che il 78% degli intervistati giudica negativamente l’operato dell’opposizione contro appena il 15% che la giudica positivamente: questo vuol dire che circa un terzo del Pd è insoddisfatto della linea politica del Segretario.

Le difficoltà del Pd hanno riflessi sugli spostamenti interni all’area di sinistra. Aumentano leggermente i partiti dell’ex Sinistra Arcobaleno, accreditati oggi complessivamente del 6,3%, ma l’Idv di Antonio Di Pietro sembra da qualche tempo stazionaria. Accreditata dell’8,8%, sembra subire i contraccolpi delle indagini della Magistratura che hanno colpito il figlio del leader dell’Idv.

Veltroni sembra sempre più incerto. Sulla politica estera, e in particolare sulla crisi Israele-Hamas, il suo partito si è spaccato: a D’Alema che ha ribadito una posizione fortemente filo-palestinese, Fassino ha contrapposto quella filo-israeliana. A Veltroni non è andato bene il tentativo di riaprire il dialogo sulla legge elettorale europea. Dopo l’effetto-piazza sulla riforma della scuola, che aveva fatto recuperare al Pd qualche punto, l’istituto di sondaggi di Mannheimer registra adesso un crescente orientamento positivo dell’opinione pubblica nei confronti della riforma.

Quanto alla politica economica, le accuse generiche dell’opposizione non sembrano incidere. Infatti, il consenso per l’azione del Governo si mantiene molto alto, al 54%, cioè ben 10 punti al di sopra di chi la giudica negativamente. Il divario potrebbe aumentare quando verrà attuato il potenziamento degli ammortizzatori annunciato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Nel commento al sondaggio, Mannheimer cerca di stendere un parallelo tra la crisi del Pd e quella che attraverserebbe la maggioranza mentre si avvicina la scadenza per la fusione di Forza Italia e Alleanza nazionale nel Popolo della libertà. Silvio Berlusconi ha ricordato che le dispute non portano consensi, ma ha avvertito che certe polemiche sono fondate «sul nulla». E di questo sembrano essere consapevoli gli italiani che confermano la fiducia nell’azione del Governo. Questo dato sulla fiducia nell’azione del governo è, alla fine, il dato che più conta nel sondaggio pubblicato dal Corriere, che conferma la maturità raggiunta dagli elettori, poco propensi a seguire le polemiche tra i partiti o singoli leader, spesso distorte dal racconto che ne fa la stampa, e assai più interessati alle decisioni che vengono prese dalla maggioranza di governo perché sanno bene che sono queste ad incidere sulla loro vita quotidiana.